Piccole cose meravigliose
- Autore: Cheryl Strayed
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2014
Le rubriche in cui i lettori confidano ai giornalisti i loro pensieri e i loro problemi sono numerose e non solo in Italia. Da noi, ormai, la più conosciuta è “Cuori allo specchio” di Massimo Gramellini. In America la rivista letteraria on line “The Rumpus” ha una rubrica simile: si tratta di “Dear Sugar” tenuta da Cheryl Strayed, giornalista e scrittrice assai conosciuta e quotata per la grande capacità comunicativa. Proprio con il nome di Sugar, Cheryl Strayed è diventata una figura amica dei lettori, è entrata nei loro cuori, ha risposto in maniera diretta, anche con un lessico non lontano da quello della gente, con espressioni talora un po’ forti che, però, la accomunano ai lettori. Una scelta di lettere inviate via mail a Sugar è divenuta il libro “Tiny beautiful things”, edito in Italia nel 2014 da Piemme con il titolo “Piccole cose meravigliose”. La pubblicazione è costellata di vicende di ogni genere: alcune lettere raccontano d’amore, altre di perdite, di malattia, di lutto, altre, infine, di problemi economici e familiari.
Colei che ritroviamo in ogni missiva è, però, Sugar stessa, una giovane donna con una storia non facile, con un passato doloroso alle spalle, una donna cui la vita ha fatto doni ma, al contempo, ha tolto troppo presto affetti assai preziosi. La mamma di Sugar, morta molto giovane, rivive spesso nelle sue risposte e, forse, parlar di lei ha ancora per l’autrice un effetto catartico. I pensieri della scrittrice ruotano sempre intorno agli affetti e la sua storia fa da sfondo a tante altre. Un padre perso, a livello affettivo, troppo presto dopo la separazione dalla madre, acquista agli occhi di Sugar un’immagine più dolce anche se quell’uomo si era spesso rivelato violento. Di lì in poi la madre aveva fatto tutto il possibile per non negare affetto e benessere all’autrice e ai suoi fratelli ma se n’era andata troppo presto in seguito ad una grave malattia. Sono queste assenze che fanno di Sugar una persona oltremodo sensibile e attenta alle necessità altrui.
La scrittrice risponde ad ogni mail alla luce del ricordo delle proprie esperienze, con buon senso e animo aperto pur dichiarandosi non credente. Il lessico, a volte, non è dei più teneri, forse, in alcune occasioni, un po’ esasperato, e lei stessa si definisce
“una sputasentenze che usa un linguaggio volgare”.
Non è esattamente così per la maggior parte delle pagine del libro in cui, invece, l’autrice, attraverso le mail pubblicate, riesce a far sentire i lettori partecipi di tante vicende e, anzi, non “sputa sentenze”, bensì si limita a dar consigli ed è la prima a riconoscere le asperità della vita e quanto sia difficile uscire da certe situazioni. E’ questo, quindi, che ha reso il libro un successo poiché ogni pagina è ricca di sincera empatia.
Piccole cose meravigliose. I consigli di Sugar per curare la vita
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