Publisher
- Autore: Alice Di Stefano
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2013
- Candidato al Premio Strega 2014
“Publisher” (Fazi, 2013) è una biografia scritta in chiave umoristica di un editore, proprio colui che ha pubblicato questo libro: si tratta di Elido Fazi che è, nella storia e anche nella realtà, il marito dell’autrice Alice Di Stefano.
La vicenda ha inizio con i primi incontri della coppia e racconta di una delle tante vacanze alle Maldive quando Fazi è già un editore pieno di verve ed energia e Alice, di diciannove anni più giovane ma già con un figlio dodicenne e un matrimonio fallito alle spalle, è un’insegnante a contratto con una vita vissuta senza le sicurezze e gli agi che contraddistinguono quella dell’editore. I primi incontri e la prima vacanza in India potrebbero non avere granché significato: avvengono tra luoghi mondani, hotel di lusso in cui ci si dedica al gusto del cibo e dell’eros, definite le vere passioni dell’editore. Alice è lì, accanto a lui, una fra le donne che lo hanno accompagnato nei suoi viaggi ma colei che ha qualcosa di speciale, che alterna pagine descrittive di quest’uomo dalla carriera sempre in ascesa, a momenti di pazienza da parte di lei, di accettazione dei racconti delle sue ex, della comprensione del non facile carattere del suo compagno. Forse tutto questo si spiega perché Alice è già una donna innamorata e riesce a coltivare tale sentimento grazie a un certo ottimismo che le fa superare difficoltà e incomprensioni.
Elido Fazi ci vien descritto, pagina dopo pagina, nei vari momenti delle sue giornate, sia a livello pubblico che privato. Alice di Stefano ci racconta dei suoi gusti, delle sue abitudini e lo fa con l’apparente distacco di chi, invece, conosce bene la persona. Ecco, quindi, apparirci un publisher energico, eclettico, pieno di interessi, volitivo, piuttosto egocentrico ma, allo stesso tempo, ancora legato alle antiche abitudini di vita di provincia ascolana. Così lui, che acquista gli abiti più raffinati e i quadri di pregio, è ancora l’uomo robusto di provincia che ama gustare i cibi in una piccola trattoria ove ha intessuto dei rapporti d’amicizia. Eccolo al lavoro, piuttosto imperioso e desideroso che i dipendenti risolvano ogni sua difficoltà. Alice entra a far parte dello staff di Fazi divenendo editor e si ritrova, dapprima, piuttosto disorientata. Mentre Elido ritiene che l’atmosfera in ufficio sia elettrica, esaltante, frizzante, lei ha una sensazione diversa. Nota un’impiegata depressa, un altro esaurito e un generale clima di soggezione ormai diffuso. Ma un capo è anche un po’ istrione e questo va tenuto in conto. Inoltre l’uomo non è così male: solo un po’ arrivista, quel tanto che gli è servito a farsi strada e che lei esaspera nel libro, forse un po’ con la complicità di lui. Certo, un editore deve saper di letteratura. Fazi si sente un po’ Keats anche se ben poco li accomuna, non l’aspetto fisico e neanche quello emotivo. Proprio per cercare un’attinenza, i due possono aver avuto in comune le umili origini ma, mentre il poeta inglese era stato, in vita, un genio incompreso ed era morto giovanissimo, publisher rifugge con terrore sia la miseria che la malattia.
Ma c’è anche un Fazi più umano. Complice è la vita stessa di Alice la cui madre, Caterina Vighy, è affetta da SLA, una malattia che non lascia scampo. La donna, che per una vita è stata bibliotecaria, ha da poco iniziato a scrivere il suo primo e unico libro. Alice si rende conto che non è un testo qualunque, ma, soprattutto, lo intuisce Fazi che non approfitta della situazione ma, attraverso la sua compagna, desidera che quel libro sia terminato. Sarà un successo coronato da premi prestigiosi quali il Campiello Opera Prima e la candidatura allo Strega. Tutti questi vissuti, nel bene e nel male, rinsaldano la coppia che giunge perciò al matrimonio. Entrambi divorziati e con figli nati da precedenti unioni, tra discussioni e ripensamenti, giungono al giorno del sì. Questo non sarà un gran cambiamento per loro già abituati a convivere da vari anni, bensì l’ulteriore possibilità di condividere passioni e interessi.
Il libro ha termine con uno sguardo anche sul presente e sulla crisi dell’editoria. Alice di Stefano descrive la situazione un po’ marginalmente e ci fa sorridere quando racconta che Fazi vuol risparmiare un po’ su tutto. Come? Proprio lui che, ritenendosi ormai ricco, guardava dall’alto in basso quelli che, pian piano, facendo carriera aveva superato e che guadagnavano, com’è scritto nel libro, solo millecinquecento euro? Come dare una risposta a quella middle class oberata da tasse e da bassi stipendi, prima, ai tempi d’oro dell’editoria, ritenuta un po’ inferiore? Fazi abbandona quell’aria di superiorità e, proprio con il libro della moglie, dà un segnale, una mano ai lettori poiché il formato e-book è decisamente poco costoso.
Nell’insieme la lettura di questo romanzo–biografia risulta gradevole. Alice si è ormai trasformata in una moglie affezionata ed Elido in un marito innamorato. Il loro sodalizio andrà di certo avanti come quello di tante altre coppie ma la scrittrice ha avuto una grossa chance in più: ha potuto dire, attraverso divertenti pagine, “Ti amo” al proprio uomo davanti a migliaia di lettori.
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