Quattro strisce e una stella
- Autore: Antonio Chialastri
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2021
Uno su diecimila: sono le possibilità di vincere al Superenalotto, le stesse d’incorrere in un incidente aereo. Perché allora si pensa che fare un sei miliardario possa essere impossibile e invece si prova inquietudine varcando il portellone di un velivolo, il mezzo di trasporto collettivo più sicuro al mondo? Se a rassicurarci sulle percentuali dei crash aerei è Antonio Chialastri, io gli credo e posso spendermi per far condividere a tutti la sua opinione: cadere è “una cosa che non succederà”. Pilota di linea dal 1987 e comandante già undici anni dopo, ha pubblicato a ottobre Quattro strisce e una stella, antologia brillante di aneddoti, episodi, curiosità, paradossi e considerazioni tratte dal suo lavoro volatile (Edizioni romane IBN, 2021, 390 pagine).
Chialastri ha tanta esperienza in cielo (e a terra), che al risveglio un giorno si sarà ritrovato con due ali alle spalle e avrà ha pensato bene di nasconderle sotto la camicia ben stirata e la giacca scura della divisa di volo. Con acume fa notare che dovrebbe sembrare assurdo anche a noi terrestri italici che ogni anno muoiono migliaia di persone in incidenti stradali, mentre volare resta in testa a tutte le ansie. A bordo di un aereo la paura è tanta il pericolo è poco, in auto la paura è poca e il rischio è tantissimo. Continuiamo a farci del male.
Oltre a essere numero uno anche su rotte intercontinentali, il plurilaureato Chialastri è anche un esperto di sicurezza e human factor, ha competenze aeronautiche, mediche, di bioetica, materie che insegna in master universitari, illustra in conferenze e propone in manuali e testi tecnici. Uno è Dopo Germanwings. La vita del pilota di linea (IBN, 2019), che ha vinto il premio letterario Giulio Dohuet e analizza il drammatico suicidio del secondo pilota che ha portato vettore e passeggeri a schiantarsi sulle Alpi francesi. Fa notare che dal 2012 al 2015 sono stati cinque gli episodi di “suicidio sansonico” (due senza vittime), parecchi rispetto ai venti incidenti avvenuti.
Conoscitore dei processi mentali della componente umana nella navigazione aerea, è un acuto osservatore di pregi, difetti e suggestioni emotivo-compulsive di colleghi, passeggeri e operatori di scalo, l’intera fauna che popola aeroporti, piste di parcheggio e cabine degli aerei di linea.
Sempre per IBN, ma con obiettivi di tutt’altro e leggero genere, ha proposto nel 2020 Slacciate le cinture. L’umanità ha preso il volo, rivelando altri aspetti di sé: spirito critico, ironia e autoironia, capacità di cogliere atteggiamenti, una prosa diversificata e brillante. Alla base, un obiettivo molto semplice: sdrammatizzare l’esperienza di volo, strappare un sorriso, aprire una finestra sulla vita fin troppo mitizzata del pilota civile.
Il successo del libro, tanto eccentrico rispetto alle materie tecniche professionali, lo ha indotto su sollecitazione dell’editore e con la collaborazione di Valeria Napoleone, a selezionare dal magma delle sue cartelle i cento capitoletti di questa seconda antologia di appunti di volo.
Trent’anni di esperienza non sono pochi, ma mai abbastanza per Antonio, a costo di continuare ad affrontare i disagi oscuri degli equipaggi, che sfuggono bellamente ai passeggeri. Dal jet lag estremo agli spaesamenti delle crew sottoposte a più e più fusi orari continentali in un mese — più debilitante del mal di fuso dei viaggiatori — al supplizio di consumare i pasti di bordo, quanto di meno naturale e più dannoso per la salute epatica e coronarica di uomini e donne in costanza di volo di linea.
Si diceva della percentuale rassicurante e del numero ridotto di incidenti aerei. Di contraltare, qualche campanello d’allarme dovrebbe attivarsi per la quantità di aggeggi ipertecnologici e procedure computerizzate che i piloti devono seguire. E che dire delle scelte spesso essenziali da compiere, in fretta, ad esempio sul “punto di non ritorno”?
Per non trascurare il fattore tempo, quello meteorologico. Ci sono mesi nei quali bel tempo, visibilità e calma di vento rendono pilotare un aereoun lavoro comodo. Autopilota inserito e funzionante, lunghi tratti di crociera, poco da smanettare. Non è che lo possano fare tutti, ma non richiede dispendio di energie. Però, durante l’anno s’incontrano anche giornate particolari, in cui le condizioni avio-meteo sono tanto estreme che l’entità della posta in gioco si alza esponenzialmente. Ogni pilota sa che queste situazioni non capitano di frequente, ma che statisticamente possono verificarsi. E non si pensi che la soluzione sia cambiare agevolamento aeroporto d’arrivo, perché non è detto che in altri scali le compagnie aeree abbiano personale in grado di assistere adeguatamente passeggeri ed equipaggio inattesi.
Ma non è il caso di esagerare con le anticipazioni, perché a illustrare tutto provvede l’arguto comandante Chialastri, con la facilità d’espressione che lo distingue.
Per finire: si nota la mancanza di esperienze piccanti, nonostante la vulgata boccaccesca che scambia piloti e hostess per satiri e ninfe della mitologia greca.
Sappiano, comunque, i lettori, che anche le più ardue difficoltà sono niente per un pilota che ha visto crescere in casa cinque figli e figlie. Un pokerissimo di scatenati, capaci di tutto.
Quattro strisce e una stella
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Una penna arguta e leggera, divertente ed eclectica.
Cento racconti che si divorano come le ciliegie, uno dopo l’altro.
Perle di saggezza per gente dell’aria e gente di terra senza distinzione…
Grazie Captain!