Recensire. Istruzioni per l’uso
- Autore: Massimo Onofri
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Donzelli
- Anno di pubblicazione: 2008
Se acquistate questo piccolo saggio in attesa di imparare qualcosa sull’arte di recensire oppure per migliorare la vostra tecnica espositiva, lasciate perdere: no, qui non troverete alcuna istruzione operativa al riguardo. Infatti, il cappello “istruzioni per l’uso”, stampato con malizia in copertina, trae decisamente in inganno. In Recensire, edito da Donzelli, Massimo Onofri scrive di recensioni famose, di critica letteraria, di dispute intellettuali tra addetti ai lavori, oltre alle stoccate calate a destra e a manca dall’autore su alcuni esponenti di punta dell’intellighenzia.
Si snocciolano esempi, passati e attuali, di come mai si dovrebbe stilare una recensione che si rispetti. Questa, assimilabile al classico articolo da rivista letteraria o da pagina della cultura di un giornale, deve contenere in sé due elementi imprescindibili: un sintetico riassunto del libro letto e un giudizio di valore. Accade invece che mostri sacri della critica nostrana dimentichino di portare a conoscenza dei lettori l’argomento della pubblicazione recensita, per perdersi in speculazioni filosofico-filologiche astruse e incomprensibili.
Succede, magari, di trovarsi davanti a un pezzo irto di costrutti sintattici assai elaborati e di parole ricercate senza che, alla fin fine, sia stato poi detto nulla, restando nel campo delle astrazioni. D’altro canto, si può anche comporre un articolo asciutto e sintetico, riuscendo a dire assai più di quanto non si creda.
Massimo Onofri disserta di chiarezza e di oscurità richiamando alla memoria la polemica sorta, a suo tempo, tra due grandi critici come Franco Fortini e Goffredo Parise.
"Parise è sicuro, come avviene a Fortis, che si cominci ’a parlare e a scrivere in modo antidemocratico, in modo appunto oscruro’: che è, da sempre, il modo di parlare e scrivere del Potere nei confronti dei Renzo Tramaglino d’ogni luogo e tempo" (pag. 52).
Punture di spillo vengono riservate dall’autore ad alcuni passi emblematici, tratti da scritti di Oreste Macrì e di Carlo Bo. Bocciato lo stile espressivo di Emanuele Trevi - preso particolarmente di mira da Onofri. Bocciata la piatta ripetitività, sempre uguale a sé stessa, di Francesco Alberoni sul Corriere della Serra. Bocciate la tortuosità dei percorsi linguistici e la mancanza di chiarezza negli articoli del filosofo Emanuele Severino - la cui prosa, in effetti, risulta spesso e volentieri inaccessibile da farne un novello Eraclito, l’oscuro. Considerazioni positive, invece, sullo stile di Giacomo Debenedetti.
L’autore passa in rassegna diversi nomi del gotha della cultura letteraria, nomi che ai comuni mortali dicono zero o quasi. Ecco, allora, evidenziati in bella mostra significativi brani modello di recensioni pubblicate da autorevoli firme. Non mancano del resto esempi negativi di articoli ermetici, indecifrabili, infelici.
Onofri dedica inoltre un apposito capitolo in cui giustifica e difende il diritto alla stroncatura delle opere di scrittori sopravvalutati.
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Recensire è cucito su misura per chi possiede una profonda conoscenza della narrativa, per chi mangia pane e critica letteraria tutti i giorni. Si vola abbastanza alto, qui, con disquisizioni sofisticate, utilizzando espressioni e tecnicismi familiari a chiosatori e commentatori di professione. Tante pagine possono risultare dunque stimolanti, sferzanti, interessanti. Capita, però, anche di dover troncare di brutto la lettura di fronte a passaggi pesanti, noiosi, colmi di supponenza, insopportabili.
Con la sua impronta adatta a una nicchia di raffinati umanisti, questo libro gratificherà i lettori colti, al tempo stesso però potrebbe anche rivelarsi una lettura, tutto sommato, marginale.
Recensire. Istruzioni per l'uso
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