Se il grano non muore di André Gide

Se il grano non muore (Bompiani, 2017, trad. di Garibaldo Marussi) è il romanzo più autobiografico del Premio Nobel André Gide, in cui l’autore ripercorre i suoi primi ventisei anni di vita

Un’eventualità. Qualcosa che sembra sul punto di accadere.
A meno che un evento imprevisto non ne impedisca il manifestarsi. Attraverso un altro evento, ovviamente.
Queste pagine narreranno dei primi ventisei anni di vita del grande scrittore francese André Gide, protagonista e autore di questo libro.
Un libro che è un po’ un diario, uno sfogo. Come oggi consigliano molti dottori, no? Mettere su carta le nostre emozioni, i nostri desideri e le nostre paure.
E così è stato fatto, ma la penna era quella di un Nobel.
Parole taglienti come lame di rasoio affilate, pagine dense di provocazioni che susciteranno in chi le leggerà sentimenti contrastanti.
In fondo non sono nemmeno tre decenni, se lo guardiamo da un punto di vista freddo e distaccato. Tuttavia fanno “una vita”, per chi ha vissuto tutto ciò in prima persona. Rivivendolo mentre ci narrava tutto quanto.
Dall’infanzia travagliata, popolata da una madre ossessiva, un’educazione rigida che avrebbe dovuto aprirgli le porte, ma che invece lo ha rinchiuso tra mura invisibili e invalicabili.
Mura che, forse, ha contribuito lui stesso a ultimare. E rafforzare.
Una lotta continua che aumentava di difficoltà anno dopo anno, passo dopo passo.
E poi i primi turbamenti, i primi “pruriti” che sono a dir poco incontrollabili.
L’attrazione verso persone dello stesso sesso, un vero e proprio scandalo per i tempi in cui è narrata questa vicenda.

Se pensate che oggi l’omosessualità sia difficile da vivere, pensate ai decenni addietro.
Cedere alle regole della società o rischiare il tutto per tutto e vivere a testa alta?
La risposta sembra essere solo una, ma mettere in pratica le idee non è mai facile, soprattutto in certe circostanze.
Un libro che scuoterà le nostre anime e le nostre giornate, una storia che partirà in sordina ma che a un tratto esploderà in tutto il suo fragore.
Da leggere per capire, senza giudicare. Soltanto ascoltando la voce dell’autore potremo andare oltre il pregiudizio.
Parole che chiedono soltanto po’ di comprensione, una richiesta umile che accoglieremo ben volentieri.
Pagine dedicate a chiunque voglia leggere qualcosa di sincero.
Una qualità davvero rara da non sottovalutare, soprattutto al giorno d’oggi.