Se solo fosse vero
- Autore: Marc Levy
- Categoria: Narrativa Straniera
Chissà a quanti spettatori sarà capitato di assistere al film tratto da questo romanzo senza sospettare o ricordare l’esistenza del romanzo stesso. A me è successo di acquistarlo proprio dopo essere rimasta molto colpita dal film ed avere appreso quale fosse la sua fonte d’ispirazione. Normalmente sconsiglio di affrontare la lettura di un libro dopo avere visto la sua versione cinematografica, ma in questo caso credo che ne’ l’uno ne’ l’altra vi lasceranno delusi: sebbene la loro struttura sia sensibilmente diversa, in entrambi vi sono molti elementi positivi, e soprattutto non vi sono differenze nell’idea di base, forte, coinvolgente, commovente e attuale. Attraverso la delicatezza di una storia d’amore, si parla infatti di coma profondo ed eutanasia. Il film va oltre, affrontando addirittura, in una scena, il tema del testamento biologico.
E’ la storia di Arthur, un giovane architetto appena trasferitosi in un nuovo appartamento, che proprio nella sua nuova casa fa il più incredibile incontro che si possa concepire: quello con l’anima di Lauren, la precedente inquilina. Un’anima piuttosto particolare, visto che Arthur, e solo lui, la vede, la sente e può toccarla come se si trattasse di una persona viva. In realtà Lauren è in coma, e il suo corpo giace in un letto d’ospedale. Neppure lei si spiega come mai Arthur possa percepirla come se fosse normalmente in vita, ma ne è felice. Dopo il primo spavento e l’incredulità, Arthur si fa coinvolgere, e si mette in moto per aiutare Lauren ad uscire dal coma, facendo ricerche e cercando di mettere insieme quanti più elementi gli sia possibile. Ma una sera, rientrando, trova Lauren di cattivo umore: è stata in ospedale ed ha assistito ai tentativi dei medici, infine riusciti, di convincere sua madre ad interrompere le cure che la tengono in vita. (Nel film, il medico ricorda le idee espresse in vita dalla protagonista, che, invisibile a tutti, grida disperata "Io non sapevo!") Arthur, però, si è innamorato di Lauren, e non vuole rassegnarsi. Progetta così un piano estremamente rischioso: aiutato dallo scettico ma fedele amico Paul, ruberà il corpo di Lauren e se ne prenderà cura, trasferendolo nella vecchia casa che gli è stata lasciata da sua madre. All’inizio tutto sembra filare liscio, e Arthur inizia contemporaneamente una nuova vita con Lauren ed un viaggio nella sua vita passata, attraverso il ricordo di sua madre e le lettere che lei gli ha lasciato. Ma un furto, sebbene così incredibile, inevitabilmente viene denunciato alla Polizia...
Il film, rispetto al libro, privilegia un’impostazione "spettacolare": non solo cambiando i nomi o le professioni dei personaggi, togliendone alcuni ed aggiungendone altri. Anche l’azione presenta molte differenze: soprattutto, lo stato di Lauren, che nel libro viene chiarito fin dall’inizio, nel film viene fatto indovinare gradualmente, culminando in un vero "coup de théatre". Per contro, il libro offre un’atmosfera delicata e rarefatta, pur se espressa con un linguaggio ed un’esposizione di una semplicità forse eccessiva, e con alcune incongruenze: qualche repentino cambiamento di tempi dei verbi, o il fatto che Lauren dapprima non possa toccare gli oggetti ma dopo poche pagine si ritrovi a fare le pulizie ed aprire porte. A parte questo, una storia affascinante che si propone di far riflettere su di un tema delicato, e soprattutto di istillare un dubbio nelle menti troppo sicure, senza per questo fare propaganda, ma parlando di sentimenti.
Se solo fosse vero
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Una mia lettrice mi ha consigliato questo autore. E la ringrazierò per tutta la vita! Una storia semplice, quasi banale, ma così intrisa di sentimenti che non può non prenderci dall’inizio alla fine. Le iniziali risate per la situazione assurda, le battute di Lauren, i teatrini tra Arthur e Paul, i dialoghi frizzanti e poi, inevitabilmente, più seri… Ah, tra l’inizio e il finale sono passate solo poche ore…
Salve, ho letto questo libro ben 5 volte... rientra nella lista dei miei libri preferiti. L’autore è stato capace di trasmettere una sensazione che va al di là dell’amore. un amore così profondo che nella realtà è difficile trovare. E’ così bello credere nella possibilità di una seconda chance, nella possibilità che lei ti possa amare anche senza conoscerti. La cosa affascinante è che lui ha amato e imparato a conoscere una persona che in un certo modo non esisteva.. era una donna in coma incapace di potersi muovere o passeggiare con lui... eppure l’autore ha avuto la fantasia o il coraggio di scrivere un libro in cui l’anima si distacca dal corpo e continua a vivere, ad andare avanti e persino amare una persona. Mi attira il coraggio di lui, nonostante lei non ricordasse nulla, che non si arrende alle difficoltà, anzi le scavalca. Ma dove esistono più uomini così? Ah, se ce ne fosse uno!!
Libro meraviglioso, assolutamente da leggere.