Sirene
- Autore: Emilia Hart
- Genere: Fantasy
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2024
Da Emilia Hart autrice del bestseller Weyward, ecco Sirene (Fazi, 2024, traduzione di Enrica Budetta), storia di sorelle separate da centinaia di anni, eppure legate più di quanto si possa immaginare.
In uno spazio temporale che va dal 2019 a ritroso fino al 1800, Emilia Hart costruisce un fantasy che presenta nei suoi contenuti legami intensi e profondi.
2019, Australia: Lucy, giovane studentessa di giornalismo, si sveglia all’improvviso in una situazione particolare e inimmaginabile: ha le mani strette attorno al collo di Ben, quel ragazzo con cui fa coppia da un po’ di tempo al campus.
Lo stava strangolando…
Quel gesto così grave di cui la stessa Lucy non ricorda nulla, è probabilmente dovuto ad un episodio di sonnambulismo anche se si potrebbe trovare in quella violenza tutta la rabbia della giovane poiché Ben aveva diffuso sui social immagini private di lei. Lucy, quella ragazza così timida, così schiva perché quell’orticaria acquagenica di cui da sempre soffriva l’aveva fatta sentire “diversa”, si trova ora in un enorme pasticcio: al campus inizierà un’indagine ma lei non saprebbe assolutamente spiegare nulla di quanto avvenuto nel sonno e poi svelato al risveglio.
L’unica che la può aiutare è Jess, la sorella più grande di quasi diciott’anni, una già affermata pittrice che si è ritirata in una casetta sulle rive del mare per trarre da esso maggior ispirazione. La casa di Jess è a Comber Bay, su una scogliera che incombe sul mare. Durante il viaggio, ripensando al nome del luogo
Comber Bay è tristemente nota e viene citata insieme al mistero dell’uomo di Somerton e alla scomparsa dei fratellini Beaumot.
Tutto ciò non basta a rendere il luogo inquietante: nei decenni altri uomini erano spariti in quel mare un tempo meta di surfisti e, si narra, addirittura, in quel luogo, del ritrovamento in una grotta di un piccolo bimbo o bimba lì abbandonato cui era stato dato il nome di Baby Hope e la cui storia aveva avuto un seguito complesso e travagliato.
Jess però non è a casa, ma Lucy riesce a entrare perché la porta è rimasta aperta. Nell’attesa di poter condividere i propri vissuti con la persona a lei più somigliante, Lucy si guarda intorno.
È tutto sconcertante come se sua sorella si fosse fatta prendere così tanto dal lavoro….la consistenza materica della pittura, le volute di colore lo sono familiari.
Ma questo? Questo è diverso.
Il dipinto è enorme, grande quasi quanto il muro alle sue spalle. Sua sorella ha dipinto due figure femminili che danno le spalle allo spettatore mentre s’immergono in un mare in tempesta. …
Ma ciò verso cui le figure sembrano avanzare fa sì che il suo cuore smetta di battere…è la nave del suo sogno.
Anche Lucy, pur non potendo toccare l’acqua, è estremamente legata al mare. Di esso parlano i suoi sogni
Anche se le viene in mente adesso c’è un periodo dell’infanzia in cui sognava spesso l’acqua Non si ricorda molto… la sensazione di essere in procinto di annegare ma chissà come di essere anche al sicuro.
Quei sogni erano resi più vivi da parole pronunciate ina una strana lingua
Mo dheirfiúr
Irlandese
Mia sorella
Com’era possibile che avesse sognato in una lingua straniera?
Una lingua che non aveva mai letto, mai sentito?
Di pari passo con la storia di Jess e Lucy va quella di inizio Ottocento di Mary ed Eliza, sorelle unite da un amore rafforzato dagli occhi senza luce di una delle due giovani. Accusate di una grave colpa, vengono condannate all’esilio , strappate al loro amorevole Pa in Irlanda e costrette a imbarcarsi su una nave di detenute diretta nel Nuovo Galles, parte dell’odierna Australia. Durante il viaggio avverranno nei loro corpi mutamenti profondi, intensi e inimmaginabili.
C’è forse un legame tra le due vicende? Cosa accomuna queste donne con il timore e al contempo l’attrazione per l’acqua e con caratteristiche fisiche particolari?
Da qui si snoda una vicenda intensa e ammaliante come lo è il canto delle sirene che, già narrato per Ulisse, fortemente attrae ma si rivela pericoloso.
Emilia Hart scrive un romanzo intriso di sentimenti profondi, spesso nascosti. Sirene è un’immersione nella leggenda ma anche la narrazione di quanto la vita metta alla prova ogni essere umano, lo porti alla rinuncia non per codardia ma per tanto amore e permetta anche nelle situazioni più disperate di rimanere a galla, di aiutare gli altri fino a che il destino lo richieda.
Sirene
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