Soglia critica di Alessandro Prandini

Il giallo, poliziesco, thriller nelle sue varie declinazioni sembra essere effettivamente il genere preferito di chi legge e quindi anche di chi scrive.

Nel romanzo "Soglia critica" di Alessandro Prandini troviamo la coppia di poliziotti, questa volta bolognesi, alle prese con una serie di omicidi misteriosi, formata dal commissario Giorgio Scozia, affiancato dalla bella Sara Fiorentino. Tra i due ovviamente è in agguato una storia sentimentale un po’ contrastata, che non impedisce però la forte motivazione professionale che li porterà alla soluzione del difficile caso. Un delitto dopo l’altro, tutti identici, vedono prima la giornalista di Repubblica e poi la giovane Chiara uccise con una busta di plastica stretta intorno alla testa, nude, nella loro stanza da letto, con una scala e un libro appoggiato al pavimento, “Bel ami” di Guy de Maupassant, mentre una dedica a mano ogni volta diversa suggerisce un rito misterioso. Ma i delitti non si fermano e un ricco finanziere, Alessandro Marcenaro, seguirà la stessa sorte. In realtà questi tre delitti sono uniti da un filo comune: si tratta di un gruppo di quattro amici che, ai tempi dell’università si erano uniti con una specie di patto: si sarebbero sostenuti reciprocamente con tutti i mezzi pur di risalire la scala sociale dopo vite difficili... poi però le loro vite si erano separate, anche se qualcosa di grave e drammatico era accaduto suscitando una desiderio di vendetta che ora si stava manifestando nei delitti rituali di cui sembrava difficile trovare il colpevole.

Non racconto altro dell’intricata trama per non levarne il gusto ai lettori: il libro è scorrevole, ricco di citazioni colte (oltre a Maupassant il commissario Scozia si cimenta con Dante, di cui cita a memoria i versi, ad esempio l’incipit del Purgatorio), di cibi appetitosi (tortelli e ragù bolognese, tagliatelle e vino Sangiovese), che rendono la narrazione piacevole e mostrano le nostre città, in questo caso l’Emilia, come luoghi in cui si vive bene, si mangia e si beve bene, si legge, si visitano mostre (progetta una gita a Ferrara l’ispettrice Sara con l’amica Alessia, anche lei in Polizia), si presentano libri (il giornalista freelance Andrea sopravvive grazie a librerie e case editrici compiacenti), anche se poi non mancano i delitti passionali (in questo caso tre su quattro morti sono donne).

Alessandro Prandini è al suo secondo romanzo, scritto con garbo e leggerezza malgrado gli argomenti scabrosi, senza mai cadere nello splatter, e prevedo presto una trasposizione televisiva dei suoi libri, che avrebbe certamente grande successo!