Sorella di neve di Maja Lunde

Sorella di neve (Giunti, 2020, titolo originale Snøsøsteren, traduzione di Eva Valvo, illustrazioni di Lisa Aisato) di Maja Lunde, affermata scrittrice per ragazzi e anche sceneggiatrice e scrittrice per la TV, è una favola uscita nel 2018 che ha venduto duecentomila copie nella sola Norvegia ed è stata pubblicata in ventinove paesi del mondo.

“Già, il Natale. Presto sarebbe arrivata la vigilia, il giorno più bello dell’anno. Molti considerano il ventiquattro dicembre il giorno più bello dell’anno, ma io ho un motivo in più, perché è anche il mio compleanno”.

Christian Wilhelmsen, undici anni da compiere il giorno della vigilia, era preoccupato di come sarebbe stato il Natale che stava per giungere. Di solito nella sua famiglia il ventitré dicembre la mamma e il papà addobbavano l’albero dopo che lui e le sue sorelle erano andati a letto. Il mattino dopo, Christian si recava nel salotto cercando i suoni del Natale: la giostra portacandele con gli angioletti che tintinnava sulla mensola del camino, il crepitio della legna sul fuoco e la musica che ascoltava sempre la madre, un coro di bambini che cantava Astro del ciel e Adeste Fideles. Il bambino amava annusare gli odori della festività: un misto di rami di abete, incenso, biscotti di panpepato, clementine, cannella e cioccolata calda, “che tra l’altro per me è la cosa più buona del mondo”.
Una volta verificato che gli odori e i suoni fossero quelli giusti, Christian si riempiva gli occhi guardando le belle decorazioni. Poi i genitori lo abbracciavano forte dicendogli:

“Tanti auguri di buon compleanno e buon Natale al nostro natalino”.

Sedute alla tavola apparecchiata, ricca di cibo, lo attendevano le sue due sorelle: la piccola Augusta di cinque anni e la maggiore Juni. Purtroppo il posto di Juni sarebbe rimasto vuoto, perché era morta l’estate precedente a soli quindici anni. Questi erano i tristi pensieri di Christian, mentre nuotava avanti e indietro in piscina. Però il dolente ragazzino non poteva sapere che una bambina lentigginosa di nome Hedvig, dai capelli rossi ricci e dagli occhi verdi, lo avrebbe aiutato a lenire il suo grande dolore.

Impreziosito da vivide illustrazioni, Sorella di neve racconta una storia emozionante, che, nel periodo più suggestivo dell’anno, parla del lutto, di come talvolta possa dividere e della forza per riuscire a elaborarlo per poterlo superare, senza mai dimenticare chi non c’è più.

“Ora ti racconto di Hedvig. Di come è diventata la mia migliore amica e di come l’ho persa. E di mia sorella Juni, che non c’era già più, ma che in qualche modo è ancora con me”.