Storie dal futuro e dal passato di Giorgio Scerbanenco

Il futuro ha molte variabili. La guerra, tra passato e futuro. Racconti che sanno di angoscia, disperazione.
Storie che parlano di un’apocalisse che sarà probabilmente differente da quella che immaginiamo, ma comunque letale. La guerra e il futuro (luminoso?) del genere umano in tutte le sue possibili variabili, variabili impazzite che muteranno scenari in continuazione.
Perché cerchiamo di distruggerci? Da dove nasce e dove potrà portarci questa incontrollabile bramosia di potere? La guerra finirà mai o tenderà all’infinito?

I protagonisti di "Storie dal futuro e dal passato" di Giorgio Scerbanenco saranno persone comuni come poliziotti stanchi di una legge che non capiscono, donne e ragazze che hanno donato anima e corpo a chi le ha abbindolate e poi tradite nel più bieco dei modi.
La guerra nasce dal passato e si protende al futuro, cibandosi degli stessi germi, delle stesse paure, le medesime paranoie. Un serpente che mangia se stesso, un gioco al massacro infinito che offusca lentamente il panorama di una nuova, radiosa alba.
Giorgio Scerbanenco prende una penna e inizia a donarci visioni, visioni distorte di un mondo reale e inventato, magico e dannatamente doloroso.
Uno spaccato della sua società (nostra?) e di un futuro che s’intravede tra grattacieli luminosi e soli neri.
Un libro destabilizzante. Da leggere.