Storie di guappi e femminielli
- Autore: Monica Florio
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2020
Ci sono davvero molte cose all’interno di questo bel saggio di Monica Florio intitolato Storie di guappi e femminielli (Guida editori, 2020). Le definizioni, innanzi tutto, necessarie e racchiuse in poche righe, che assolvono il compito di fornire l’accesso a due mondi che convivono all’interno di quell’universo straordinario che è da sempre la città di Napoli.
“Il guappo, il più forte e virile tra i suoi pari, e il femminiello, anello di congiunzione tra il maschile e il femminile, hanno in comune le origini spagnole e l’appartenenza alla stessa cultura patriarcale di stampo camorristico.”
Non solo Napoli però: Monica Florio storicizza le due figure in quanto entità antropologiche e attori sociali raccogliendo notizie da numerose fonti, dai tempi remoti fino al nostro quotidiano, con cui è più facile confrontarsi per interpretare la realtà in evoluzione: il guappo e il femminiello.
Il guappo e il femminiello sono descritti e raccontati da tante opere teatrali, canzoni, film, romanzi e varia iconografia; trovano la loro collocazione fisica all’interno della zona antica della città partenopea, nei quartieri, nei vicoli e nei bassi, dove hanno acquisito e interpretato ruoli e funzioni.
“Eroe o tiranno? Nel vicolo il guappo assolve un ruolo ben preciso: è colui che si ritaglia l’ultima parola nei conflitti riguardanti l’onore e i rapporti fra i sessi.”
Il femminiello ha radici storiche profonde che risalgono al mondo greco e romano, in cui nomi, identità, spazi sociali e tolleranza hanno caratteristiche che mutano col passare dei secoli per assumere, infine, specificità originali proprio a Napoli. Il libro è documentatissimo e ricco di rimandi, la lettura è piacevole ed è curioso e sorprendente constatare quanti riferimenti sembrino ovvi, ma solo dopo che Monica Florio ce li ha elencati.
“Femminiello è chi vive la propria condizione di donna in un corpo maschile istintivamente, senza reprimere né la parte femminile né le contraddizioni con il maschile.”
Sono molti i collegamenti bibliografici, sempre essenziali in qualsiasi saggio che si rispetti: è molto opportuno e coerente il ricorso alla etnografia, alle tradizioni popolari, agli aneddoti che fanno parte di un patrimonio culturale unico e irripetibile. Storie di guappi e femminielli si presenta come un lungo ma agile percorso che idealmente prende le mosse dalle etimologie per poi percorrere la storia generale, la storia di Napoli e quella della sessualità; arriva dunque ai nostri giorni quando gli aspetti più romantici del guappo e del femminiello si sono definitivamente trasformati in “altro”.
Storie di guappi e femminielli
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