Tre settimane, un mondo di Nicholas e Micah Sparks

Lo scrittore di successo mondiale Nicholas Sparks si mette in gioco scrivendo un libro autobiografico di concerto con il fratello Micah. Il risultato è un concentrato di emozioni, affetti, amore e dolore incentrati sulla famiglia di origine e sugli anni passati. ma anche proiettato sulle speranze ed aspettative per le nuove famiglie generate dai due fratelli.

La frenesia rappresentata dell’intensa attività quotidiana viene improvvisamente interrotta da una riflessione bizzarra ed impossibile per quei momenti: mollare tutto e fare il giro del mondo in tre settimane in compagnia del fratello.
Così in un attimo vengono abbandonati i seri impegni di scrittore ed i notevoli impegni familiari di fronte alle incombenze di cinque bambini, moglie e casa.
Tuttavia è un’esigenza che, si capirà più avanti con la lettura, necessaria, quasi indispensabile.
Infatti Nicholas e Micah sono gli unici componenti rimasti della famiglia originaria, che ha visto in pochi anni ben tre lutti sconvolgenti. Quelli di mamma e papà ancora in giovane età e quello, ancor più terribile, della sorella minore, strappata alla vita dopo una battaglia estenuante contro il tumore.
I due fratelli si uniscono nel bellissimo viaggio, vivono concretamente e serenamente il presente mettendo in evidenza le loro peculiarità, riflessivo e sensibile Nicholas, entusiasta ed intraprendente Micah. Nello stesso tempo si abbandonano ai ricordi dell’infanzia e della giovinezza guardando al passato con rinnovata felicità, tenendo presente gli estremi dolori attraversati supportati però da un’incredibile forza interiore che pervade coloro che hanno passato lutti tremendi vincendo però infine la battaglia con il destino ed la disperazione immensa.

Un racconto che mette in luce una sensibilità commovente.
Nessun lettore può rimanere indifferente di fronte alla commozione che traspira da ogni pagina, una commozione così toccante perché deriva dall’amore proprio della famiglia. Quella famiglia occidentale degli anni settanta, ottanta che conosciamo bene e in cui possiamo immedesimarci pienamente. Soprattutto noi, coetanei di Nicholas e Micah, possiamo rivivere attraverso il racconto anche le nostre vicende familiari di quegli anni e confrontare, capitolo per capitolo, la loro vita con la nostra, aumentando, in modo direi struggente, l’emozione provata.