Un anno per un giorno di Massimo Bisotti

Massimo Bisotti è nato e vive a Roma, ha studiato Lettere, suona il pianoforte e compone musica. È un appassionato di letteratura, psicologia, filosofie orientali. Ora è il libreria con il suo nuovo libro “Un anno per un giorno”, edito da Mondadori e pubblicato a maggio 2016. Potete seguirlo sul suo sito: www.massimobisotti.it.

“Ho sempre pensato che la vita ti regali con ogni persona al massimo un paio di occasioni, la seconda, se per qualche strano motivo hai buttato via la prima. Tu le sprecherai entrambe, poi continuerai a pensarci sempre, come una condanna, un tormento, un chiodo fisso distratto dal muro solo alcuni secondi, il giusto tempo per staccarsi e far crollare in terra, in mille pezzi, le tue certezze di anni. Perché in cuor tuo sai che avrai dovuto rinunciare per cause di forza maggiore, non avresti voluto”.

A chi non è mai capitato di vivere sulla propria pelle un amore impossibile, di quelli che ti fanno tremare il cuore? Chi non ha mai desiderato una macchina del tempo che permetta di ritornare indietro per rivivere determinati eventi, per poter cambiare le scelte fatte? Ammetto io per prima di averci pensato spesso ma, giuste o sbagliate che siano, se siamo arrivati qui, abbiamo compiuto delle scelte, che in quel determinato momento ci sembravano le migliori in assoluto.
Il tempo andato non torna mai indietro, ne siamo consapevoli ed anche se fosse possibile rimediare ai nostri errori, non sarebbe giusto. Cambiare il passato avrebbe conseguenze disastrose, per noi e per le persone che fanno parte della nostra vita. Noi siamo chi siamo diventati oggi, grazie al nostro passato. Soprattutto se questo riguarda l’amore. La verità è che non si sceglie di chi innamorarsi, l’amore arriva e basta, ti travolge, e quando ci si rende conto di essere innamorati è già tardi. Non si è mai preparati.

“Degli amori mancati per un soffio non ne parla mai nessuno.
Nessuno capisce che non sempre si continua a vivere come prima se pure il proiettile ti schiva e cambia traiettoria, che ciò che ferisce a volte non è mai accaduto, non sempre è il prodotto di una fine. È solo troppo difficile da raccontare per essere credibile e così diventa un segreto che muore con te”.

A volte non ci è data la possibilità di vivere un amore come vorremmo, per i più svariati motivi, o forse solamente perché non troviamo dentro di noi quel coraggio che serve per rompere gli schemi e fregarsene dei pregiudizi altrui. Allora il dolore e la disperazione tornano ogni tanto a bussare alla porta del cuore. La ferita sanguina per un po’, fino a diventare con il tempo cicatrice, ma non sparisce, rimane lì, testimone del nostro amore mancato. Il tempo non cancella certo i ricordi ma grazie al suo passare ci faranno soltanto meno male.

“Ci sono persone che non smetteranno mai di piacersi anche se non potranno mai viversi accanto. Sono mine vaganti, vulcani che sembrano spenti e poi esplodono ancora, senza preavviso. Ci sono persone destinate a incontrarsi, a continuare a pensarsi per sempre ma non destinate a stare insieme”.

I ricordi resteranno sempre impressi nella nostra mente e nel nostro cuore, per quanto proveremo a scappare il più lontano possibile, non si dimentica mai chi si è amato. Ma si sopravvive a tutto, e ce ne andremo avanti con la nostra vita, pensandoci ogni tanto, percorrendo strade diverse, amando altre persone. E magari riusciremo anche a sorridere tornando indietro con il pensiero a quei giorni.

“Si sopravvive a tutto, per voglia o per necessità. Però posso garantirti una cosa: anche se tu provi ad andartene via da un sentimento, questo sentimento non se ne va via da te”.

Il linguaggio è semplice, fluido, comprensibile. La storia offre numerosi spunti di riflessione. È uno di quei libri da sottolineare, da rileggere, perché fa bene all’anima. Massimo Bisotti con “Un anno per un giorno” ha saputo veramente parlare al cuore dei suoi lettori, ed anche se i dialoghi tra i personaggi a volte risultano troppo lunghi, gli si può perdonare questa pecca grazie al messaggio che ha voluto trasmetterci. Da leggere assolutamente se si ama il genere.