Una Sirena a Settembre
- Autore: Maurizio de Giovanni
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2021
Maurizio de Giovanni non ha certo bisogno di presentazioni: è uno degli scrittori italiani fra i più affermati e prolifici, reso ancor più popolare dalle fiction di successo tratte dai suoi romanzi.
Nel catalogo Einaudi, dell’autore partenopeo, ci sono i romanzi del commissario Ricciardi, dei Bastardi di Pizzofalcone e, della serie che ha come protagonista l’assistente sociale Mina Settembre, oltre a Troppo freddo per Settembre, è in uscita proprio oggi Una Sirena a Settembre .
La dedica – “A mia madre. La Signora.” – introduce il lettore direttamente nell’incipit che, nei libri di de Giovanni, è una delle parti più interessanti, originali e di forte impatto, in quanto permette di muovere i primi passi nel territorio che sarà lo scenario della narrazione:
“Se volete una storia, dovete andare dalla Signora”.
Ovvero, nei Quartieri Spagnoli. La Signora sta alla fine di un vicolo privo di uscita, difficile da individuare e, in un ambiente fresco, silenzioso e in penombra – “un perenne pomeriggio di primavera” –, accompagnata da gesti ripetitivi, quasi ipnotici, la donna comincerà a raccontare la storia della Sirena, partendo dagli antefatti: le vicende di persone che non si conoscono o che non sanno di conoscersi, sono, in realtà, dettagli dello stesso quadro:
“Le vite delle persone, giovino’, e quindi le storie, sono fatte di connessioni. È come se questo quartiere, con tutta questa gente, e la città con tutta questa gente e il mondo intero con tutta la gente che c’è fossero un unico, immenso arcipelago di isole che però sono disancorate, si possono muovere, senza ponti, alla deriva, e ogni tanto due vengono a contatto e qualcuno si sposta da un’isola all’altra. Ti piace, questa immagine? Bella, eh? Me la devo ricordare”.
È una “sirena” a fare da filo conduttore di tutte queste storie.
Quella tatuata sul braccio del ragazzo che vive con la sorella: costretta a restare chiusa nel suo appartamento, a volte si mette a cantare dal balcone, commuovendo la gente del vicolo che conosce la sua situazione.
E poi, l’emittente TeleSirena, con «Il canto della Sirena», la trasmissione di punta condotta dalla bionda Susy Rastelli. La compagna di Claudio De Carolis, il sostituto procuratore della Repubblica ex marito di Mina, ha fatto “la storia della televisione” mostrando a degli attoniti spettatori il piccolo Geppino che, ignorato dalle istituzioni e, in particolare, dai servizi sociali della città, è stato ripreso nell’atto di contendere un pezzo di pane trovato fra i rifiuti a un cane.
C’è la dottoressa col pigiama con Pippi Calzelunghe – Mina – visto che la madre, sulla sedia a rotelle, può essere considerata “una mezza sirena”, anche se il personaggio della storia non certo è lei.
Infine, c’è il ragazzo che non voleva fare l’investigatore privato, ma che riesce comunque a fotografare un importante dettaglio del braccio di uno degli scippatori di un’anziana pensionata che ora giace in un letto di ospedale in fin di vita.
“Adesso l’hai capito il filo conduttore tra gli antefatti, no, giovino’? Adesso è chiaro. Perché così funziona, si deve trovare un elemento da seguire, altrimenti non si capisce niente.
Per carità, può essere qualsiasi cosa, un oggetto, una parola, un sentimento. Se non fai così, in un posto come questo non si arriva mai a ricostruire una storia”.
Mentre i personaggi si prendono, si lasciano, passano dei guai e, proprio come in una storia che assomiglia alla vita, cambiano a seconda della situazione che devono affrontare, Mina è costretta a rivolgersi al Serpente – come cordialmente si riferiscono a De Carolis in procura –, per uno scambio di informazioni, ma nel solo interesse della giustizia, che spesso e malvolentieri non corrisponde alla legge.
Ad aiutarla nella lotta per smascherare la diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose, contro l’abuso di potere e influenza per fini disonesti, con l’unico scopo di ristabilire la verità, c’è l’immancabile Mimmo Gammardella.
“Chiamami Mimmo”, l’innamoratissimo e devoto ginecologo incapace di dichiarare i propri sentimenti per Mina, causando così una serie di divertenti misunderstanding tali da richiedere una terapia psicoanalitica, dopo aver ricordato i tratti somatici di Robert Redford e di Kevin Costner, in questo romanzo sarà il sosia di un altro attore hollywoodiano molto conosciuto.
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Una Sirena a Settembre racchiude tante storie che scorrono ognuna per i fatti suoi, se non addirittura in direzioni diverse, e diventano una storia sola, ma solo a guardarla dall’alto, volando come un uccello.
Grazie alla presenza della Signora, l’incredibile personaggio ideato in questo romanzo da Maurizio de Giovanni, il lettore riesce ad apprezzare non solo la trama, l’ironia e il sarcasmo che permeano situazioni e dialoghi, la straordinaria caratterizzazione dei personaggi e la città di Napoli, immancabile protagonista, ma anche il processo creativo vero e proprio.
Una riflessione sul testo e sulla sua struttura che mette in evidenza la natura dell’atto comunicativo e l’abilità di Maurizio de Giovanni che dispiega divertito il suo talento affabulatorio, quasi fosse spinto da una necessità fisiologica di essere fonte di storie.
Presentazione di Una sirena a Settembre: Maurizio de Giovanni in diretta Facebook
Giovedì 8 luglio alle ore 18:30, sulla Pagina Facebook di Sololibri potrete seguire la diretta con lo scrittore Maurizio de Giovanni, che incontra lettrici e bookblogger per presentare il nuovo romanzo Una sirena a Settembre. Sarà presente in diretta Lidia Gualdoni, collaboratrice di Sololibri.net.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Una Sirena a Settembre
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