Una testa in gioco
- Autore: Georges Simenon
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Adelphi
- Anno di pubblicazione: 2012
Joseph Heurtin attende il giorno della sua esecuzione quando gli si presenta l’occasione di fuggire dalla cella in cui è prigioniero. Senza sapere che ad orchestrare la sua fuga è il commissario Maigret, convinto della sua innocenza e deciso a dimostrarla, il giovane scappa e alle sue calcagna si mettono immediatamente degli agenti di polizia. Seguendo i suoi movimenti, Maigret spera di essere condotto alla verità e di scagionare un innocente dall’accusa di aver brutalmente ucciso due donne.
La testa di un uomo vale il rischio di giocarsi la carriera e il celebre commissario nato dalla penna di Georges Simenon opta in questo giallo per una pericolosa strategia investigativa che non piace ai piani alti. Nonostante una serie di indizi schiaccianti contro Heurtin, Maigret sa che il colpevole non è lui e la solidità della sua convinzione lo spinge a non desistere, trascinando con sé il lettore nella caccia al vero assassino.
Con uno stile improntato all’economia lessicale, “La testa in gioco” ha il suo punto di forza nel confronto tra il personaggio di Maigret, burbero e dai modi spicci, e quello di Radek, misterioso e astuto. Il commissario si vede sfidato da una mente machiavellica e da una personalità beffarda, che lo affascina e lo irrita al tempo stesso. Nei dialoghi tra i due, in cui ad avere il predominio verbale è Radek, con un Maigret ascoltatore e come sempre parco di parole, è racchiusa una tensione che esce dalla carta e diventa palpabile.
Al di là di una trama congegnata con sapienza, Georges Simenon fa emergere ancora una volta l’umanità di Maigret, che sembra esplicitare con la sua robusta corporatura tutto il peso del compito di affrontare il male, le sue radici e le sue conseguenze. Dietro al fumo della proverbiale pipa o di interminabili sigarette, scorgiamo un uomo che vuole comprendere la natura dei suoi simili e che ha una fondamentale compassione per tutte le forme in cui essa si esprime. Il capitolo finale de “La testa in gioco” è in sé un piccolo capolavoro, capace di racchiudere in una breve scena la complessità del rapporto tra un difensore del bene e un colpevole, tra la luce e l’ombra.
I Maigret: Pietr il Lettone-Il cavallante della «Providence»-Il defunto signor Gallet-L'impiccato di Saint-Pholien-Una testa in gioco (Vol. 1)
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