Viva il Re! Giorgio Napolitano, il presidente che trovò una repubblica e ne fece una monarchia
- Autore: Marco Travaglio
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Chiarelettere
- Anno di pubblicazione: 2013
Povero Napolitano, da questo libro ne esce davvero male: Travaglio, quando si mette a fare le pulci, non perdona.
L’attuale capo dello Stato, al secondo mandato presidenziale – prima volta nella storia della Repubblica -, si è segnalato per diverse ingerenze su governo e parlamento, con i suoi continui “moniti”, con alcune prese di posizione riguardo alla trattativa Stato-mafia che, in verità, hanno destato qualche perplessità.
In “Viva il Re!”, pubblicato da Chiarelettere a dicembre 2013, Travaglio lo biasima a più riprese per come mostra di interpretare l’incarico ricevuto, quasi una sorta di moderno monarca che, via via, si sarebbe sostituito agli asfittici partiti politici e all’immobilismo del parlamento.
Da sottolineare la tesi - a mio avviso azzardata, ma senza dubbio originale - secondo cui il rinnovo del mandato sarebbe stato voluto e ben accolto da Napolitano stesso, anziché subìto e accettato ob torto collo: non sarebbe stato pertanto un sacrificio restare al Quirinale.
Travaglio – come da mesi scrive sui suoi editoriali - deplora il comportamento tutt’altro che collaborativo del presidente sulla vicenda della trattativa Stato-mafia, in merito alle famose quattro telefonate ricevute da Mancino, su cui è impegnata la procura di Palermo.
Inoltre, il governo Letta delle larghe intese – o dell’inciucio - è l’esecutivo voluto e patrocinato dal Colle, altro tema dove l’autore lancia gli strali più appuntiti.
Nonostante la mole delle ben oltre seicento pagine, Viva il Re! si legge liscio perché la scrittura di Travaglio, come noto, è netta, immediata, passionale, puntuta, senza peli sulla lingua, irriguardosa nei confronti del potere.
Il vice direttore de Il Fatto Quotidiano picchia giù duro con i suoi attacchi corrosivi e beffardi, un giornalismo aggressivo che può piacere o no, ma dove niente viene lasciato al caso: infatti, ogni argomentazione è svolta sempre in modo puntuale, evocando fatti, citando articoli di legge, andando a rispolverare vecchie dichiarazioni, documentando tutto con una pignoleria difficilmente riscontrabile tra tanti suoi colleghi. Il Marco di Servizio Pubblico non è colto mai impreparato o generico. Ne vien fuori una biografia politica per niente sdraiata e conformista, bensì sarcastica e mordace. Non mancano inoltre le frecciate al curaro indirizzate alla gran parte della stampa nazionale, sempre genuflessa e incensante – a suo avviso – verso il Colle.
La polemica, con qualche punta fuori misura, scorre irriducibile dalla prima all’ultima pagina: insomma, sembra che Napolitano non ne abbia mai fatto una giusta.
Questo libro non sarà forse un modello di obiettività, tuttavia, oltre ad essere chiaro e coinvolgente, registra osservazioni interessanti di cui tener conto per interpretare lo scenario politico da vero accascio degli ultimi anni.
Viva il re! Giorgio Napolitano, il presidente che trovò una repubblica e ne fece una monarchia
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