Zone d’ombra di Stefano Locchi

Stefano Locchi nasce a Roma nel 1995. Qualche anno dopo si laurea nella stessa città presso l’Istituto Europeo del Design. Al momento vive a Milano, dove lavora in un’agenzia di comunicazione. Zone d’ombra (bookabook, 2023) è il suo romanzo d’esordio.

Il romanzo ha tre protagonisti ben definiti, seppur intimamente diversi:

• 1. Due scienziati che stanno studiando le conseguenze dell’impatto catastrofico sul pianeta della calamità ormai prossima, stimando le potenziali perdite che causerà;
• 2. Una ragazza che riflette sulla propria vita. Vorrebbe avere chiaro il proprio futuro. (Erica)
• 3. Un uomo che sa cosa significa morire, perché ha già perso tutto.

Su tutto: la devastazione, ormai prossima, di una valanga di rifiuti che sta per abbattersi, portando via con sé tutto ciò che trova sul suo cammino. Ma è davvero così, oppure c’è ancora una speranza?

Quella traversata aveva solo annacquato lo spazio per gli addii, aggiunto tempo al disordine. Perché l’acqua diluisce qualsiasi cosa, niente di nuovo.

Uno scenario impossibile:

L’arrivo ai porti sembra la scoperta di un mondo mai visitato prima. Gli aeroporti somministrano una sensazione diversa. Toccare terra infonde sempre quell’impagabile sensazione uterina. Toccare con i piedi di nuovo il pianeta.

Come faranno i nostri protagonisti a superare l’empasse, abilmente costruito dalle “loro zone d’ombra”, per tornare a vivere?

Un libro distopico, per gli amanti del genere. Una lettura interessante, e molto particolare. La vita degli umani è in pericolo? Dove stanno sbagliando?

La nostra vita era monotona. Era sabbia umida. Bastava qualsiasi cosa per riportarla come era prima. Non abbiamo sognato abbastanza. O forse abbiamo smesso.

Una lettura che induce alla riflessione, che trascina il lettore con passione e sentimento. Per essere migliori, nonostante la caducità della vita e dell’essere umano per tornare a risorgere, meglio e più di prima.