L’insaziabile
- Autore: A.K. Blakemore
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2024
L’insaziabile (Fazi, 2024, trad. di Velia Februari) è il secondo romanzo di A.K. Blakemore già conosciuta e premiata per Le streghe di Manningtree. La narrazione, seppur scaturita dalla creatività della brava scrittrice, si basa sulla reale vicenda di Tarare, un contadino francese riguardo al quale ci sono testimonianze scritte apparse sul "Journal de médicine, chirurgie, pharmacie" e pubblicate alcuni anni dopo la morte del soggetto in questione. Eccoci dunque al racconto fatto dallo stesso protagonista in un ospedale di Versailles a suor Perpetúe, infermiera incaricata di assistere il paziente ormai morente. Si dice che questi abbia mangiato una forchetta d’oro per placare il suo appetito insaziabile, ma la forchetta lo sta uccidendo dall’interno. Tarare, ormai malato, comincia quindi a raccontare a Suor Perpetúe la storia della sua vita e le sue vicissitudini.
Francia, 1772. Nella casupola di un villaggio vicino a Lione nasce Tarare, un neonato cui viene dato questo nome che ricalca il luogo in cui vive; a chiamarlo così è il padre stesso che però muore poco dopo che il figlio viene alla luce. Tarare non nasce sotto una buona stella: è senza un genitore e la madre fa la prostituta. Nonostante le pessime condizioni di vita, la donna non cede agli inviti della levatrice e delle comari che le stanno accanto
La vicina alza le mani. Non penserai mica di tenerlo, Agnés. Un bastardo, un bastardo… e di nuovo le enumerano le diverse possibilità, le strade dell’abbandono. Lascialo al mercato, lo fanno in tante! Mandalo dalle suore in città, due pasti caldi al giorno e verrà allevato nel timore di Dio e nella rettitudine. Ma la madre di Tarare non vuole fare nessuna di queste cose.
Durante la sua infanzia il piccolo protagonista vede la madre tra le braccia di innumerevoli uomini cui lei si dà per guadagnare per sé e soprattutto per il figlio. Alcuni anni dopo, quando partorisce una bambina, si dedica a un’attività più decorosa agli occhi del mondo: quella di nutrice. Nella casupola abitata da Tarare e dalla madre ora vivono tre neonati i cui pianti pervadono il piccolo ambiente. Un giorno, però, una piccina muore. Agnés dice a Tarare di andare nel bosco a seppellire la sorellina.
E’ mia sorella che è morta? - chiede un’ultima volta.
Tu non hai una sorella, Tarare - risponde la madre. - Tu non hai mai avuto una sorella. Due sono i neonati che sono venuti dalla città e due sono i neonati che torneranno indietro, hai capito Tarare?
In questo ambiente di così grave degrado in cui i figli propri si sostituiscono agli altrui pur di consentire loro una vita più che dignitosa, Tarare cresce ma ingoia tutto con tanta amarezza.
Quel dolore mal riposto lo perseguiterà tutta la vita.
L’esistenza si fa sempre più dura. Appena adolescente, Tarare viene brutalmente malmenato da Nollet, il violento compagno della madre. Questi pensa di avere ucciso il ragazzo che invece sopravvive all’aggressione ma non può più far ritorno a casa. Tarare, appena diciassettenne, è già un girovago che ruba qualcosa per sopravvivere e vaga per i villaggi francesi. Poco dopo essersi ripreso dal feroce attacco del patrigno, Tarare prova, per la prima volta, una fame incontenibile che lo porta a divorare qualunque cosa, anche il cibo degli animali. Ruba nelle stalle e si nutre anche di ciò che non è commestibile. Ha una fame atavica, insaziabile.
Il suo cammino nei villaggi è tumultuoso e contemporaneo a quello della Rivoluzione Francese. Tarare fa gli incontri più svariati fino a che si unisce a una banda di zingari itineranti, il cui capo si rivela pronto a sfruttare l’innocenza e la fame di Tarare per i propri fini. Mentre viaggiano verso Parigi, il ragazzo viene mostrato come un fenomeno da baraccone, guadagnandosi la reputazione di "uomo senza fondo". Mangia davanti a un pubblico che ama l’orrido e il degenere.
Mesdames e messieurs ecco a voi il Grande Tarare. L’ingordo. L’uomo senza fondo.
Lui divora qualunque cosa, cavoli marci, ossa secche, cose vive e cose morte, chiodi arrugginiti e, intanto, la sua fama si spinge sempre più in là e il suo stomaco reclama sempre di più.
Lasciato il gruppo itinerante, Tarare si arruola nell’esercito ma in un ospedale da campo i dottori lo studiano e suggeriscono che potrebbe essere utile alla battaglia contro i prussiani come spia in grado di ingoiare missive. Ecco quindi Tarare mettere il suo corpo, anzi il suo stomaco, a servizio della Francia per portare missive senza che i prussiani gli trovino addosso alcunché.
Questa non è una storia a lieto fine né per gli eventi né per l’animo del protagonista. Rimarrà fino all’ultimo giorno quel Tarare affamato di tutto ma ancestralmente bramoso di quanto gli era mancato: la famiglia, la natura, una vita serena e ricca d’amore.
Forse le cose sarebbero andate in modo diverso se le sue strane peregrinazioni lo avessero condotto in un luogo di maggior tenerezza [...] Era una vita che avrebbe potuto avere, se qualcuno gli avesse parlato prima dell’amore.
L’insaziabile è al contempo un romanzo affascinante e sgradevole perché è lo stesso Tarare a portare in sé queste peculiarità, e A.K. Blakemore ne racconta in maniera avvincente, con linguaggio ricco e sapiente, con l’estrema abilità narrativa che riesce a dare un’anima a quello che potrebbe essere considerato solo un fenomeno da baraccone. Impossibile, durante la lettura, non ripensare al Profumo di Suskind in cui il protagonista vuol catturare tutti i profumi dai più buoni ai più disgustosi e, infine, quello dell’amore.
Il desiderio, espresso attraverso i sensi, non è altro che un’invocazione a quanto di bello, di tenero e di buono si è provato per troppo breve tempo ma comunque si porta impresso nelle viscere, nel sangue, nella carne ma soprattutto nel cuore. A.K. Blakemore fa di una reale vicenda storica un romanzo che cattura i lettori con una prosa straordinariamente raffinata e con l’abilità narrativa di una scrittrice ormai celebre e apprezzata.
L'insaziabile
Amazon.it: 17,57 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’insaziabile
Lascia il tuo commento