La biblioteca dei libri proibiti
- Autore: John Harding
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2010
“La biblioteca del libri proibiti” di John Harding è un romanzo che rappresenta un enigma in molti sensi, non tutti positivi. La copertina è estremamente accattivante, ben fatta ed evocativa, soprattutto per gli amanti dei libri; tuttavia c’entra poco e nulla con la trama, e a mio avviso si tratta pur sempre di un colpo basso nei confronti del lettore. Per quanto riguarda la trama, invece, non può non affascinare per l’originalità e l’atmosfera rarefatta, tipicamente gotica, che certo non sfigurerebbe assolutamente in un romanzo di Ann Radcliffe, di quelli che Florence, la protagonista, divora nelle lunghe e solitarie ore passate in biblioteca.
Ci troviamo nel New England, nel 1891, nell’antica dimora di Blithe House, appartenente a un uomo misterioso che durante il romanzo non compare mai; quest’uomo è lo zio, nonché tutore, di Florence e di suo fratello Giles, e ha adibito l’isolata e tetra Blithe House ad abitazione dei nipoti rimasti orfani. Qui i due ragazzi vivono confinati con la servitù, da cui emerge soltanto la figura di una governante bonacciona e non particolarmente sveglia. Florance, al contrario, a soli dodici anni è già una ragazzina molto sveglia, estremamente intelligente: nonostante lo sconosciuto zio abbia dato precise disposizioni perché lei, in quanto donna, non dovesse imparare né a leggere né a scrivere, la ragazzina si ingegna a impararlo da sola, e ben presto è in grado di leggere ogni libro contenuto nell’immensa, solitaria e polverosa biblioteca di Blithe House. È qui che Florance passa le sue giornate e spesso anche le notti, eludendo la sorveglianza della servitù e rendendosi conto che i libri di Sir Walter Scott, Jane Austen, Charles Dickens, George Eliot e Shakespeare sono degni sostituti degli amici che non ha mai avuto. La situazione cambia bruscamente quando Giles viene mandato via dal collegio in città e torna definitivamente a Blithe House, per essere istruito da una governante. Dopo la morte misteriosa e accidentale della prima, ne arriva una nuova, la signorina Taylor, le cui numerose stranezze non tardano a insospettire Florance, disposta a tutto per salvare il suo fratellino dall’influenza malefica che la donna giorno dopo giorno acquista su di lui…
Il libro corre lento, talvolta noioso, verso un finale che, seppur sorprendente, lascia diverse domande senza risposta e dà la sensazione di essere inconcludente, confuso, oscuro e sibillino come del resto l’intero romanzo. Ottima la scrittura, ottimo anche il tentativo – riuscitissimo – dell’autore di focalizzare le vicende nell’ottica personalissima della protagonista, trascinando il lettore nel suo mondo mediante un linguaggio particolare, ricco di neologismi creati dalla stessa Florance. Tuttavia molte cose non quadrano, la trama è piena di lacune, a tratti troppo frettolosa, a tratti lentissima, favorisce l’in-comprensione del lettore e rischia seriamente di esaurirne la sua pazienza, perché in alcuni tratti la noia la fa da padrona. Una vicenda originalissima, un finale che poteva essere un vero colpo di scena, non fosse che ne “La biblioteca dei libri proibiti” qualcosa non ha funzionato, e questo libro, a partire dalla copertina, rimane una bellissima promessa non mantenuta.
La biblioteca dei libri proibiti
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Delizioso questo romanzo dal titolo un pò ingannevole: narra di una adolescente tenuta dallo Zio lontana dall’istruzione e dai libri.
Il divieto, si sa, è la motivazione più forte per chiunque!
Da qui si snoda un’atmosfera leggermente gotica che ti inchioda fino all’originalissimo finale!