Niccolò Ammaniti

Einaudi, 2012 - Racconti di Ammaniti: brividi e risate. Per gli affezionati di Ammaniti, Il momento è delicato è un piacevole viaggio nella formazione dell’autore che, già all’inizio degli anni ’90, aveva definito il suo stile.

Ammaniti ci conduce senza sforzo tra le caratteristiche più comuni e meno edificanti della natura umana. Oltre a raggiungere la sua mission schiettamente letteraria, Fango riesce a dare qualcosa in più.

Estate 1978. Afa, campi di grano e colline arse dal sole sono il contorno di un piccolo paese del sud. Poche case, pochi abitanti, famiglie che vivono di poco, lavorando duro e sognando una vita migliore, magari al nord.

2010 - Il disagio di un adolescente. L’incontro con una sorella che appena sa di avere. La scoperta dolce della felicità durante un ballo in cantina. Un affetto che nasce, ritorna, si scopre nudo e semplice...

Una galleria umana scombinata e stramba abitata da inquientanti ed oscure paure. Ammaniti scandisce le tappe della vita, contrassegnate da rituali obbligati, marcatori dei passaggi generazionali e lo fa con graffiante ironia e con partecipe adesione sentimentale. Senz’altro questo romanzo più che godibile, è amabile come certi vini dal sapore dolce e dal retrogusto asprigno.

Dal 26 ottobre 2009 in libreria il libro di Niccolò Ammaniti, "Che la festa cominci", edito da Einaudi. Un romanzo spericolato dove Niccolò Ammaniti riunisce tutte le caratteristiche che ne fanno il beniamino di milioni di lettori. Ammaniti si diverte a costruire una favola rovesciata in cui i protagonisti, gli animali umanizzati diventano gli uomini animalizzati allo stato ferino.

Scritto da colui che viene ormai largamente considerato il principale esponente del noir italiano, "Come Dio comanda" è un romanzo intenso che lascia col fiato sospeso e che accumula adrenalina fino all’ultima pagina. Una storia surreale, di degradazione, quasi una favola rovesciata dei giorni nostri, in un’ambientazione apocalittica, dove anche i cattivi, che forse proprio cattivi non sono, cercano un loro Dio e, per giustificare le proprie azioni, si sentono o vorrebbero sentirsi portatori di un messaggio più grande.