Haruki Murakami, nato a Kyoto il 12 gennaio 1949, è considerato uno dei maggiori scrittori giapponesi viventi. I suoi libri sono stati tradotti in oltre 50 lingue e le sue opere sono divenute best-seller venduti in milioni di copie in tutto il mondo.
Acclamato da pubblico e critica, Murakami è spesso indicato tra i favoriti dai bookmaker nel toto-nobel per il Premio Nobel per la Letteratura.
Tra i suoi romanzi di maggior successo ricordiamo l’intramontabile Norwegian Wood (1987), Kafka sulla spiaggia (2002), La ragazza dello Sputnik (1999) e i tre volumi di 1Q84 (2009-2010). Tutti i suoi libri sono stati pubblicati in italiano dalla casa editrice Einaudi.
10 curiosità sulla vita di Haruki Murakami
Ci sono molti fatti interessanti nella vita di Haruki Murakami che contribuiscono ad alimentare la fama eccentrica dello scrittore.
Incredibilmente pare sia considerato un “outsider” nel mondo della letteratura giapponese: in patria infatti è visto come il più occidentale degli scrittori giapponesi, poiché parla di fast-food, pizza e partite di baseball e cita spesso film e canzoni occidentali.
Il giovane Haruki incontrò quella che sarebbe diventata sua moglie, Yoko Takahashi, quando era ancora uno studente al college. In seguito al matrimonio aprì un Jazz bar e vi lavorò per sette anni. E si racconta che l’ispirazione per scrivere il suo primo romanzo gli sia venuta all’improvviso, dopo aver assistito a una partita di baseball.
Ma oltre a questi dati biografici più evidenti ci sono altri aspetti della vita dello scrittore che forse sfuggono ai lettori.
Di seguito riportiamo 10 curiosità che forse non sapete su uno dei maggiori scrittori giapponesi viventi, Haruki Murakami:
1. Ha una routine quotidiana (e di scrittura) incredibilmente rigorosa
La produzione letteraria prolifica di Murakami pare sia dovuta a un rigido regime di scrittura.
L’autore ha raccontato di essere solito coricarsi ogni sera verso le 21 e svegliarsi verso le quattro del mattino. Dopo il risveglio scrive ogni giorno per cinque o sei ore. Terminata la maratona di scrittura quotidiana spesso va a correre o a nuotare per mantenersi in forma fisica, come ha raccontato nel libro autobiografico L’arte di correre.
L'arte di correre
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2. Ritiene che Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald sia il libro più importante della sua vita
Una volta lo scrittore ha descritto Il Grande Gatsby come il romanzo più importante della sua vita. Per molto tempo Murakami ha affermato di voler tradurre Il Grande Gatsby in giapponese quando avrebbe compiuto sessant’anni. Tuttavia la sua traduzione del capolavoro di Fitzgerald è stata effettivamente pubblicata quando l’autore ne aveva cinquantasette. Ancora una volta Murakami ha anticipato i tempi.
3. Una volta ha paragonato la scrittura alla programmazione dei videogiochi
Secondo Murakami il processo di scrittura può essere lungo e faticoso. Spesso richiede un’ampia rielaborazione e un pesante lavoro di editing, ovvero il cambiamento non solo di segni di punteggiatura e parole, ma di interi filoni narrativi, punti della trama e personaggi. In un’intervista rilasciata alla rivista letteraria Paris Review Murakami ha paragonato tutta questa faticosa messa a punto alla programmazione di un videogioco.
4. Gli piacerebbe che David Lynch o Woody Allen producessero un film tratto da uno dei suoi libri
Quando gli è stato chiesto cosa pensasse degli adattamenti cinematografici dei suoi romanzi, Murakami ha dichiarato che credeva che David Lynch o Woody Allen sarebbero stati ottimi registi capaci di dare al suo lavoro la giusta dimensione visiva. Nonostante questo, Murakami ha dato il via libera a un adattamento di Norwegian Wood da parte del regista vietnamita-francese Tran Anh Hung. Il film è uscito nel 2010 e vede Ken’ichi Matsuyama nel ruolo di Toru Watanabe e Rinko Kikuchi in quello di Naoko.
5. È spesso tormentato da incubi notturni legati al cibo
Quando gli è stato chiesto se riesce a fare sogni vividi a causa della qualità onirica della sua scrittura, Murakami ha risposto affermando che in realtà non ricorda mai i suoi sogni, ma che negli ultimi anni ha avuto un incubo ricorrente. Nel sogno, una figura sagomata gli sta cucinando della tempura con carne di serpente. La parte peggiore del sogno è che anche se non vuole mangiare il cibo, Murakami sente di doverlo fare per forza.
Quest’incubo suona terribilmente simile alla premessa di un nuovo racconto a firma di Murakami.
6. Crede di possedere circa diecimila dischi (ma ha troppa paura di contarli)
Chiunque abbia letto un romanzo di Murakami sa bene quanto quest’uomo sia innamorato della musica. La musica permea le storie di Murakami come se fosse l’aria stessa che respirano i suoi protagonisti. Il titolo di una delle più recenti pubblicazioni di Murakami in inglese, Colorless Tsukuru Tazaki And His Years Of Pilgrimage è un riferimento alla suite Years Of Pilgrimage del compositore ungherese Franz Liszt.
Murakami in un’intervista ha affermato di possedere circa diecimila dischi, ma ha ammesso di avere un po’ paura all’idea di doverli contare.
7. Da ragazzo era appassionato di cinema e non di lettura
Durante il suo periodo universitario, presso la Waseda University di Tokyo, Murakami era letteralmente ossessionato dai film. Si racconta che una volta abbia visto più di duecento film in un solo anno. Non c’è da stupirsi che i suoi libri abbiano spesso una qualità così cinematografica.
8. Il primo disco da lui comprato era del musicista americano Gene Pitney
In un’intervista per il New York Times Sam Anderson chiese allo scrittore se ricordava il primo disco che aveva comprato. Murakami dopo una veloce occhiata alla sua vasta collezione di dischi ha quindi mostrato The Many Sides Of Gene Pitney.
Murakami disse di aver comprato il disco a Kobe, in Giappone, quando aveva solo tredici anni (da allora lo ha ascoltato così tante volte che l’originale si è consumato e ha dovuto quindi acquistarne uno nuovo).
9. Lo scrittore giapponese Ryū Murakami una volta gli regalò un gatto
I gatti compaiono ovunque nelle opere di Murakami, da 1Q84 sino a Kafka sulla spiaggia. Lo scrittore non ha mai nascosto il suo amore per i piccoli felini.
In un saggio del 1989, Murakami ha dichiarato di aver posseduto più di dieci gatti nel corso della sua vita. Nello stesso saggio, afferma che un gatto chiamato Kirin gli fu regalato dal collega scrittore Ryū Murakami.
10. Rilegge i propri libri solo in traduzione e mai in lingua originale
Haruki Murakami ha confessato che il proprio successo letterario lo sorprende anche adesso che è diventato un pluripremiato romanziere apprezzato in tutto il mondo. Lo scrittore ha aggiunto di non voler tradurre i propri romanzi (al principio non voleva neppure che fossero tradotti in lingua inglese Ndr), ma ha confessato di divertirsi molto a leggere le traduzioni dei libri da lui scritti.
Conoscevate queste curiosità su Haruki Murakami? Quale vi ha sorpreso di più? Ditecelo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: 10 cose che (forse) non sai su Haruki Murakami
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