Nonostante la scure che la pirateria abbatte sul mercato librario italiano causando danni per 247 milioni di euro ogni anno, per la prima volta nel 2019 si registra una crescita nel fatturato dell’editoria del 4,9% e i libri venduti tra librerie, GDO e store online sono aumentati del 3,4%, per un totale di 90,1 milioni di copie. Pensate che il tasso di crescita in Italia è superiore persino di quello registrato in Francia (dove è cresciuto solo del 2%), Germania (1,4%) e Stati Uniti (1,3). Dati fortemente incoraggianti che riguardano la vendita di romanzi e saggi che generano un volume d’affari di 1,493 miliardi di euro (un valore superiore a quello registrato nel 2011).
Nel 2019 si registra una crescita anche degli ebook di varia, il cui mercato vale 71 milioni di euro e registra una crescita del 6% rispetto all’anno precedente.
Questi dati sono presenti in un’analisi compiuta dall’Associazione Italiana Editori in collaborazione con Nielsen e dimostrano quanto importanti siano stati gli interventi di promozione alla cultura del libro sia da parte degli editori sia grazie a iniziative come la 18 App, il bonus cultura destinato ai giovani di 18 anni. Grazie a questa campagna nel 2018 erano stati spesi in libri 132,4 milioni di euro, il 69% della spesa totale, e nel 2019 poco meno (131,5 milioni per un valore del 66% della spesa totale).
Entrando nel dettaglio della tipologia di libri venduti, nel nostro Paese gode di ottima salute la narrativa italiana, che cresce sia per fatturato (7,3%) che per numero di copie (13,8 milioni per un +6,2%). Anche la non fiction specialistica si posiziona bene nella corsa alle vendite: 10,4 milioni di copie (+5,1% rispetto all’anno precedente) per 261,3 milioni di euro di fatturato. Gli autori stranieri non sembrano aver conquistato i lettori italiani, considerando che sono state vendute 2,8% in meno di copie dei loro libri e le vendite hanno registrato una contrazione dell’1%.
Come spesso accade, però, dietro una notizia positiva ci sono delle ombre che non permettono di esultare come si deve. Infatti, se si compra online circa 1 libro ogni 4, le librerie continuano inesorabili la perdita delle loro quote di mercato: 2,8% in meno rispetto all’anno precedente. Non è un caso che dai dati emessi dall’Istat si evince come tra 2012 e 2017 siano scomparse dal nostro Paese 245 librerie, passando da 3.544 a 3.299 (-6,9%). Sarebbe quindi il caso di compiere delle operazioni di più ampio respiro per aiutare i librai a non soccombere (come è successo alla storica Paravia di Torino) e per arrestare la crescita delle vendita di libri online, che nel 2019 è cresciuta del 2,7% rispetto al 2018.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Per la prima volta dal 2010 l’editoria riprende a crescere, ma non le librerie...
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