Album di famiglia. Scrivere i ricordi di casa di Duccio Demetrio

Ricordate I cc.dd. "libri di ricordanze" grazie ai quali è possibile contribuire alla ricostruzione della storia fiorentina del Medioevo e del Rinascimento?
Essi potevano contenere narrazioni riguardanti la vita sociale e politica di una città, ma anche informazioni minute di varia specie e circostanze che l’autore ritenesse utili per se stesso o per la continuità e la sopravvivenza del gruppo familiare cui apparteneva; vicende familiari di varia natura come l’importante acquisto di un bene mobile e immobile, un sostanzioso prestito di denaro, matrimoni, nascite e morti all’interno della famiglia. I "libri di ricordanze" talvolta ricostruivano le evoluzioni patrimoniali e le più importanti vicende biografiche del loro autore.

L’interessante disamina del filosofo e docente Duccio Demetrio sugli album di famiglia ( Album di famiglia. Scrivere i ricordi di casa (Meltemi, 2022) riguarda qualcosa di vagamente riconducibile ai libri di ricordanze e l’album:

Che vogliamo invitarvi a confezionare, con svariati ingredienti, sapori e sentori, tradizionali o esotici, trovati nelle vostre memorie.

Il libro è fonte di preziosi suggerimenti per chi oggi, in una temperie certo notevolmente differente, più evoluta e complessa rispetto a quella medievale, volesse ricostruire la storia della propria famiglia. Le esperienze individuali possono essere organizzate in un racconto reale. La storia potrà di volta in volta prendere una forma composta da luoghi e situazioni e di essa potranno far parte parenti, amici, vicini incrociati durante la nostra esistenza. Si potrà raccontare della propria famiglia come in un gioco (molti i vantaggi della scoperta in cassetti e comò di lettere, diari, scatole con minuscoli biglietti da visita, e cosi via) raccogliendo, ordinando, trasfigurando in modo poetico e letterario le memorie famigliari.

La storia per altri versi potrà prendere anche la forma di un’autobiografia o di un romanzo; notevole è il potere terapeutico riconosciuto allo scrivere di sé e di famiglia.
Scrive Demetrio che

Raccontare di famiglia è fare in modo che il racconto dal quale siamo nati si prolunghi. [...] nessuna storia di vita, finché è possibile, dovrebbe essere dimenticata. E lo scriverne, il custodire immagini sigilla un racconto.

E ancora che:

Raccogliere, ordinare, trasfigurare poeticamente e letterariamente le memorie famigliari deve avere tutte le prerogative dell’esperienza ludica.

Il saggio di Demetrio, di stampo pedagogico-filosofico-psicoanalitico, è arricchito dalle immagini di grandi capolavori della storia dell’arte e da brani della tradizione letteraria mondiale.