Aldo e Helios, un sogno di libertà
- Autore: Massimo Brizzi
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2019
Una coppia di amici inseparabili in giro per il mondo, un mimo parigino ed un gatto accomunati da un profondo spirito di libertà che avevano deciso di vivere sotto i portici al freddo, in condizioni ostili a secondo il mutar delle stagioni.
Aldo rimaneva esposto al pericolo di gente malintenzionata che pur di acquisire pochi denari, non si è fatta scrupolo in una notte d’inverno, di togliere la vita a quest’uomo, gentile, colto, affabile che non disturbava nessuno. Aid Abdellah, era questo il suo vero nome, aveva conquistato l’amicizia dei vicini e dei passanti con cui intratteneva rapporti cordiali e di sincero affetto, gente che non gli lesinava il saluto e gli offriva qualcosa per rendere meno disagevole il suo dimorare all’addiaccio. Ma ciò che ad Aldo procurava il maggiore conforto era il suo contatto con Helios, il suo gatto che lo riscaldava con i suoi gradi in più, ma che, oltre a fargli calore, addolciva e riempiva il suo cuore nel suo dormire da solo ma da essere libero.
Il libro "Aldo e Helios, un sogno di libertà" di Massimo Brizzi racconta con partecipazione la storia di quest’uomo e di quelle persone che lo hanno incontrato e conosciuto e riporta le loro testimonianze. Non era un clochard, un termine che l’autore rifiuta e che mal si adatta a quest’uomo così sensibile e buono che sorrideva con gli occhi, incrociando lo sguardo delle altre persone trasmettendo profonda serenità.
La sua era stata una scelta di vita, avendo deciso di guardare il mondo da un diverso punto di vista. Era stato in Germania, Olanda ed altri paesi ancora, ma a Palermo passava l’inverno avendola preferita per il suo clima mite. Ritornava abitualmente sotto quei portici essendosi preso cura oltre che di Helios, che era la sua famiglia, anche di due piccoli mici.
Il libro indaga l’aspetto umano di Aldo, il suo sentire, il suo vivere, non gli aspetti giudiziari legati al suo morire per mano di balordi. Quello che colpisce è il vuoto che ha lasciato tra le persone che lo hanno incontrato e conosciuto e che hanno voluto raccontare di lui come testimonianza di un messaggio di amore che Aldo ha saputo diffondere, mettendo allo scoperto quante persone sensibili vi siano in un agglomerato urbano dove predomina l’egoismo e l’indifferenza. Persone diverse di varie professioni, provenienti da diverse parti del mondo avevano conosciuto la bontà di quest’uomo che contagiava chiunque lo incontrava. Con la sua presenza la città ha scoperto una parte del proprio essere, un sentimento di bontà infinita presente nel mondo che non può essere offuscato da un episodio di violenza che può accadere in qualsiasi luogo.
Aldo ha fatto riscoprire un senso profondo di solidarietà verso gente diversa, emarginata che ha spinto l’Amministrazione comunale ad intitolargli il portico dove era solito dimorare. Un messaggio di umanità che trascende e supera ogni credo politico e che spinge a rimuovere ogni ritrosia e pregiudizio verso gente che si incontra stanziare sovente sui marciapiedi della strada. Avvicinare queste persone, esplorare il vissuto di coloro che hanno fatto una particolare scelta di vita, può fare riscoprire una umanità interiore che a volte pare latitare.
Un libro commovente e struggente che coinvolge, affascina e al contempo rasserena facendo riflettere sull’autentico senso della vita e sui rapporti con il prossimo che devono essere improntati al netto rifiuto verso ogni forma di pregiudizio e discriminazione.
Aldo ed Helios. Un sogno di libertà
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