Un doodle animato dedicato a uno dei suoi capolavori: ecco come Google ha deciso di omaggiare lo scrittore Alexandre Dumas nel giorno in cui venne pubblicata la prima puntata de Il Conte di Montecristo.
Il 28 agosto del lontano 1884 il giornale francese Les Journal des Débats pubblicò la prima puntata di quello che divenne uno dei romanzi più letti di sempre. Basti pensare che la sua permanenza sulle pagine del giornale fu di ben due anni, fino al 1886.
Per questa giornata così importante per il mondo della letteratura Google ha quindi deciso di dedicare la versione speciale del suo logo proprio alle imprese del giovane marinaio Edmond Dantès e alla sua incredibile storia di prigionia e vendetta.
Sebbene Il conte di Montecristo sia una delle sue opere più famose, Alexandre Dumas fu uno scrittore molto prolifico e scrisse diversi capolavori, tuttora venduti e apprezzati in tutto il mondo come ad esempio trilogia dei moschettieri (I tre moschettieri, Vent’anni dopo e Il visconte di Bragelonne).
Andiamo quindi a scoprire qualche dettaglio in più su Alexandre Dumas, scrittore a cui è dedicato oggi il doodle di Google e sulle sue opere, classici imperdibili per qualsiasi lettore.
Alexandre Dumas: qualche curiosità sullo scrittore
Alexandre Dumas, scrittore a cui è dedicato oggi il doodle di Google nacque il 24 luglio 1802 da un soldato semplice e da una schiava nera di Santo Domingo. Dopo la morte del padre, ancora giovanissimo, fu mandato in Francia, precisamente a Parigi per studiare legge.
Ovviamente Dumas è conosciuto principalmente per la sua carriera di scrittore, ma si distinse anche come drammaturgo. Non a caso il suo primo successo è Enrico III e la sua corte, grande dramma storico romantico a cui si ispirò anche Victor Hugo per la scrittura di Hernanj.
Ma come drammaturgo si distinse anche per l’opera Antony, considerato il primo dramma romantico dell’autore e Kean , un’opera che tuttora rientra nel repertorio di molti attori italiani anche italiani.
Purtroppo però come spesso accade, il successo lo ha portato alla rovina. Una vita al di sopra delle sue possibilità lo portò ad indebitarsi, a vendere all’asta il suo castello e a scappare in Belgio pressato dai creditori. Dumas fu particolarmente legato anche al nostro paese perché visse per tre anni a Napoli dove fu impegnato a dirigere scavi e musei d’arte. Morì nel 1870, dopo essersi trasferito dal figlio, debilitato da una malattia vascolare.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Alexandre Dumas: ecco a chi è dedicato il doodle di oggi
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