Come si fa l’analisi grammaticale? Quali sono le regole da seguire? Domande che ci si pone quando si trova davanti un esercizio in cui si chiede di svolgere questo tipo di esame grammaticale.
Spesso poi ci si trova a fare i conti con questo tipo di esercizi quando si è ormai grandi, per aiutare i propri figli nello studio e per dar loro un supporto nelle fasi più complesse del percorso scolastico.
Di seguito vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza e di comprendere come si strutturi una buona analisi grammaticale. Attraverso alcuni esempi poi potremo chiarire gli elementi che risultino più difficoltosi e riuscire a svolgere nel migliore dei modi questo esercizio di italiano, che spesso spaventa i più piccoli… e i più grandi che li aiutano.
Analisi grammaticale: come si e a cosa fare attenzione
Con "analisi grammaticale" si indica il processo mediante il quale si esaminano le parole che formano una frase e per ciascuna di esse viene indicata una classe lessicale di appartenenza. Per ciascuna parola si dovranno mettere in evidenza le caratteristiche morfologiche, indicare numero e genere e collegare la parola alle altre della frase.
Le "etichette" che potremo assegnare alle nostre parole sono in tutto nove: verbo, aggettivo, sostantivo, pronome, articolo, preposizione, avverbio, interiezione e coniugazione.
All’interno di queste 9 categorie vi sono parti variabili (i sostantivi, gli aggettivi, i verbi, i pronomi e gli articoli), mentre le restanti sono definite come parti invariabili. Risulta piuttosto semplice comprendere per quale motivo vengano chiamate in questo modo: le parti variabili sono infatti declinabili o coniugabili e quindi variano per numero o genere in base all’elemento a cui si riferiscono.
Diversamente invece le parti invariabili sono fisse e non possono subire mutamenti, una congiunzione come ad esempio "e" non avrà mai delle modifiche legate al genere e numero.
Ogni elemento della frase, una volta riconosciuto, dovrà poi essere analizzato in base alle categorie esistenti per ciascun elemento. Si dovrà quindi attuare un’analisi grammaticale che risponda a tutte le categorie per l’elemento, in modo da non compiere errori.
Per l’analisi grammaticale del sostantivo si dovrà indicare:
- forma, che potrà essere: primitiva (non ha derivazioni da altre parole), derivata, alterata (presenta suffissi, affissi o infissi come ad esempio insettino, limetta...), composta (deriva dall’unione di due parole come pescecane);
- significato, che potrà essere: concreto, astratto, nome proprio, nome comune, individuale o collettivo;
- genere: maschile o femminile;
- numero: singolare o plurale.
Per l’analisi grammaticale dell’aggettivo si dovrà indicare:
- categoria: se sia un aggettivo qualificativo, un determinativo e a che tipo di categoria appartenga;
- forma: primitivo, derivato, alterato, composto come abbiamo visto sopra per il sostantivo;
- genere: maschile o femminile;
- numero: singolare o plurale.
L’analisi grammaticale dell’articolo prenderà invece in esame:
- tipologia: si potrà quindi avere un articolo determinativo (il, lo, la, i, gli, le),
o un indeterminativo (un, uno, una) o infine un partitivo (del, dello, della, dei, degli, delle); - genere: maschile o femminile;
- numero: singolare o plurale.
Per capire bene tutte le differenze puoi approfondire leggendo Articoli determinativi e indeterminativi: quali sono e quando si usano
In caso nella frase si avesse un pronome anche per questo andrà fatta l’analisi grammaticale e si dovrà indicare:
- categoria: dimostrativo, esclamativo, indefinito, interrogativo, personale (in questo caso si dovrà indicare anche la persona di riferimento), possessivo, relativo;
- genere: maschile o femminile;
- numero: singolare o plurale.
Arriviamo ora all’analisi grammaticale del verbo che è senza dubbio una delle più difficoltose, soprattutto quando ci si confronta per la prima volta con questi esercizi. Fate attenzione quindi a non saltare nessuna categoria e a prendere in esame:
- genere: transitivo (specificando se sia attiva, passiva o apparente) o intransitivo (propria o pronominale);
- funzione nella frase: ausiliare, predicativo, copulativo;
- coniugazione: regolare (quindi rientra in una delle tre coniugazioni -are, -ere, -ire), impersonale o irregolare (come ad esempio il verbo essere o avere);
- modo: si tratta di un indicativo, un gerundio, un congiuntivo e via dicendo;
- persona: la prima, la seconda o la terza;
- numero: singolare o plurale.
Con il verbo abbiamo concluso le parti del discorso variabili e passiamo a vedere le categorie da analizzare per le parti del discorso invariabili. In questi caso l’analisi sarà molto più veloce dal momento che non si dovrà prendere in esame numero, caso, diatesi e altri elementi che abbiamo visto non essere fissi.
Per l’analisi grammaticale dell’avverbio si dovranno analizzare solo:
- tipologia: si dovrà scegliere tra avverbio (come ad esempio tardivamente, enormemente, eccezionalmente) o se invece sia una locuzione avverbiale (come sono invece di bene in meglio, faccia a faccia e altre espressioni formate da due elementi);
- grado: positivo, comparativo, superlativo.
Leggi anche Avverbi: cosa sono e come si utilizzano
Altro elemento che si prenderà in esame saranno poi le preposizioni che andranno analizzate nei seguenti aspetti:
- tipologia: si potrà avere una preposizione propria (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra): che potrà essere semplice o articolata; una preposizione impropria o locuzione prepositiva.
Ultimi elementi da analizzare saranno le congiunzioni delle quali si dovrà dire:
- funzione: coordinativa, subordinativa.
- tipologia: semplice, composta o locuzione congiuntiva.
Analisi grammaticale: frasi d’esempio
Chiudiamo questa lunga trattazione facendo qualche esempio e vedendo alcune frasi analizzate che ci potranno aiutare a comprendere bene in che modo svolgere i nostri esercizi.
Giulia accompagna a casa la sorella
Giulia: nome proprio di persona, femminile
accompagna: voce del verbo accompagnare, 1^ coniugazione, modo indicativo, tempo presente, 3^ persona singolare,
a: preposizione semplice
casa: nome comune di cosa, concreto, primitivo, femminile, singolare
la: articolo determinativo, femminile, singolare,
sorella: nome comune di persona, femminile, singolare
Franco ha comprato il motorino che sognava
Franco: nome proprio di persona, maschile
ha comprato: voce del verbo comprare, 1^ coniugazione, modo indicativo, tempo passato prossimo, 3^ persona singolare
il: articolo determinativo, maschile, singolare
motorino: nome comune di cosa, concreto, derivato, maschile singolare
che: pronome relativo
sognava: voce del verbo sognare, 1^ coniugazione, modo indicativo, tempo imperfetto, 3^ persona singolare
Come si può vedere dagli esempi, l’analisi grammaticale non prende in esame la funzione che l’elemento ricopre nella frase, ma ne analizza semplicemente la struttura. Compito dell’analisi logica è invece prendere in esame la funzione che ogni elemento svolge.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Analisi grammaticale: come si fa? Consigli e frasi di esempio
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