L’Ue si prepara a chiudere l’area Schengen per l’emergenza sanitaria che sta colpendo l’Europa. L’annuncio è arrivato da Ursula von der Leyen che spiega a tutti i cittadini dei Paesi Ue che si sta pensando di attuare delle restrizioni ai viaggi non strettamente necessari per i prossimi 30 giorni. Mentre i Paesi continuano a chiudere le frontiere e a bloccare gli accessi in molti si chiedono cosa sia l’area Schengen e soprattutto per quale motivo venga così denominata.
L’Ue si prepara oggi a chiudere le frontiere esterne dell’area Schengen (dal 17 marzo 2020 alle ore 12:00), lo spazio Schengen sarà quindi interdetto a tutte le persone provenienti da nazioni estere, una misura mai presa prima.
Mentre l’attenzione si focalizza sempre più sulla chiusura delle frontiere andiamo a comprendere meglio cos’è lo spazio Schengen, quando è stato istituito e per quale ragione si chiama in questo modo. Di seguito approfondiamo questo tema per riuscire a capire bene la situazione attuale.
Area Schengen: cos’è e perché si chiama così
Lo spazio Schengen, chiamato anche area o zona Schengen, è un’area in cui 26 Stati europei hanno abolito i controlli alle frontiere comuni. In questa zona delimitata i Paesi hanno deciso di non effettuare i controlli sulle persone e creare un’unica frontiera esterna per i viaggi internazionali.
L’area Schengen è quindi una zona in cui è garantita la libera circolazione delle persone, motivo per cui non è necessario avere un passaporto o un visto per recarsi in Austria, Francia, Germania, Spagna o negli altri Stati che ne fanno parte.
Aderiscono all’area Schengen 22 dei 27 Paesi europei che fanno parte dell’Ue, non aderisce l’Irlanda, mentre Cipro, Croazia, Romania e Bulgaria hanno sottoscritto la Convenzione Schengen, ma per essi non è ancora entrata in vigore e mantengono i controlli alle frontiere. Fanno parte dell’area Schengen come Paesi terzi invece Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein.
L’area di libera circolazione è pian piano entrata in vigore a partire dal 1985, data in cui alcuni governi firmarono un accordo di libera circolazione nella cittadina di Schengen in Lussemburgo. Questo documento, denominato Accordo di Schengen, venne firmato da Benelux, Germania Ovest e Francia e divenne la base per l’accordo successivo per la libera circolazione nei Paesi dell’Unione europea.
Abbiamo così risposto al quesito perché si chiama area Schengen? Come abbiamo la zona prende il nome dalla cittadina del Lussembrugo in cui venne firmato l’Accordo tra i primi Paesi.
Si deve però attendere il 1990 per avere la firma della Convenzione di Schengen (che diede il via alla libera circolazione), anche questa firmata dagli Stati sopra indicati e successivamente da Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Austria, Danimarca, Finlandia e Svezia.
L’Accordo e la Convenzione formano quello che viene definito l’Acquis Schengen, ossia dell’insieme di regole e norme che decretano la libera circolazione di persone sul suolo dei Paesi firmatari.
Lo scopo dell’Acquis non è solo quello di permettere alle persone di circolare liberamente, ma anche di combattere insieme la criminalità organizzata e terrorismo. Proprio per questo obiettivo i trattati prevedono la collaborazione tra la polizia dei vari Stati e la condivisione di banche dati. Oltre ciò vi è anche la possibilità di inseguimenti transfrontalieri, ossia l’autorizzazione per la polizia di inseguire le persone (trovate in flagranza di reato) anche in un altro Stato Schengen.
In questo momento di emergenza sanitaria e di lotta alla diffusione al coronavirus si è così deciso di attuare delle restrizioni mai messe in atto prima, chiudendo l’area Schengen ai viaggiatori provenienti dall’estero. Una decisione che sarebbe stata presa dai 27 Stati firmatari in una video conferenza svoltasi nel fine settimana. La sospensione della libera circolazione sarà applicata solo alle persone, mentre per le merci non saranno imposti divieti o restrizioni.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Area Schengen: cos’è e perché si chiama così?
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