Attraverso la notte di William Sloane

Bark e Jerry sono amici da una vita e una sera, per festeggiare gli anni dell’università, assistono a una partita di football che si svolge vicino al campus.
Terminata la partita vogliono salutare un loro vecchio professore, il quale per Jerry è stato anche un mentore, e per la scienza un pioniere di una ricerca sul tempo e la materia che lo ha inviso però a molti colleghi. Ma quando lo vanno a trovare, il professore LeNormand è morto o sta morendo, avvolto da un fuoco che brucia solo la sua carne, risparmiando tutto il resto.
Da quel momento vengono entrambi risucchiati in un vortice di eventi che cambia la loro vita e la nostra percezione della realtà in cui i due personaggi vivono.
Attraverso il racconto di circostanze illogiche e che non dovrebbero portare a nulla di orrorifico o trascendentale, questo romanzo ipnotico, Attraverso la notte (Adelphi, 2024, trad. Gianni Pannofino, introduzione di Stephen King), ci trascina invece in un mondo i cui i personaggi devono stare attenti a ciò che accade attorno a loro.
Un incubo a spirale che si trasforma in un dramma concreto fino a un epilogo inaspettato. E dietro l’apparenza si cela una verità difficile da definire.
Ad esempio, la bellissima e geniale moglie di LeNormand quale passato nasconde? E chi ha spinto Jerry a commettere un atto fatale?

In una notte drammatica, Bark ricostruisce i fatti dopo la morte del professore e, come in un thriller mozzafiato che sconfina in un racconto di fantascienza, contaminato dallo stile e le suggestioni di un horror, ci ritroviamo in un romanzo a spirale dove veniamo calamitati da una forza narrativa sempre più stringente ed essenziale.
William Sloane è un romanziere sui generis, ha scritto due romanzi, questo, intitolato Attraverso la notte e pubblicato in Italia da Adelphi nella bella traduzione di Gianni Pannofino e In The Edge of Running Water.
Entrambi i romanzi toccano generi diversi ed è difficile collocarli in un’unica definizione. Ma questo poco importa; quello che invece colpisce è la sostanza narrativa di entrambi ed in particolare di Attraverso la notte.
Sloane costruisce in questo romanzo due piani narrativi: gli eventi in sé e il racconto che ne fa Bark e mentre racconta ciò che ha visto, noi assistiamo a un evolversi del racconto che porta lo stesso personaggio a rendersi conto di cose a cui non aveva pensato. Questo suo sprofondare verso una verità che non sarà mai definitiva, diventa uno specchio perfetto del mistero in cui certe idee, un certo modo di vedere la realtà, rimane sospeso nelle nostre vite, fino a quando non ne prendiamo coscienza.

Per questo motivo, oltre a definirlo un thriller, un romanzo di fantascienza, una storia horror, lo vedrei anche come un romanzo psicologico e spirituale, in cui il tema dell’anima prende forma in un modo particolare che sembra abbia affascinato anche Jung.