L’ultimo libro di Sally Rooney Beautiful World Where Are You, pubblicato in Italia dalla casa editrice Einaudi, è disponibile in libreria dall’8 marzo 2022.
Il titolo scelto dalla casa editrice torinese per la versione italiana a cura della traduttrice Maurizia Balmelli è Dove sei, mondo bello per mantenere l’attinenza con il titolo originale che si rifà a un poema di Schiller, musicato da Schubert in un celebre Lied:
"Schöne Welt, wo bist du?".
Ma di cosa parla questo nuovo romanzo di Sally Rooney, ormai considerata da critica e pubblico l’autrice della generazione Millennial? Noi l’abbiamo letto in lingua originale già a gennaio 2022 e ve ne forniamo qualche anticipazione, cercando di evitare troppi spoiler.
Dove sei, mondo bello: la trama
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Dove sei, mondo bello vede intrecciarsi le vicende di quattro personaggi: Alice, la protagonista, Felix, Eileen e Simon.
I personaggi femminili, Alice ed Eileen, sono fortemente caratterizzati, mentre Felix e Simon sbiadiscono un po’ sullo sfondo venendo definiti più dalle loro azioni che dai loro pensieri.
La trama del libro è semplice e non presenta grandi colpi di scena. Alice è una scrittrice di successo che, in seguito a un crollo nervoso, decide di ritirarsi a vivere in un paesino sulla costa irlandese alla ricerca di tranquillità. Per combattere la solitudine che la assale in quella grande casa e in un luogo isolato Alice si iscrive a una nota app d’incontri grazie alla quale fa la conoscenza di Felix.
Il libro si apre proprio con questo incontro: Alice e Felix si conoscono per la prima volta in un anonimo bar del posto. Sono seduti l’uno di fronte all’altra e si osservano con una diffidenza mista a curiosità, mentre sorseggiano i loro drink.
Sono entrambi timidi e un po’ impacciati mentre cercano di portare a contatto due mondi, i loro, completamente differenti. Alice è infatti una scrittrice (famosa, ma questo non lo dice) che nel tempo libero si dedica alla redazione di recensioni di libri e si destreggia tra il suo agente e fiumi di e-mail provenienti da ogni parte del globo; mentre Felix è un ragazzo semplice, che lavora in un magazzino del paese, e ha perso sua madre da meno di un anno.
La differenza di classe molto marcata tra i due ricalca il precedente romanzo della Rooney, Persone normali, e sarà ovviamente motivo d’attrito tra i due personaggi.
La narrazione inizia dunque a svilupparsi due piani distinti: da un lato ci sono gli incontri tra Alice e Felix, in cui viene a crearsi un’intimità sempre maggiore; mentre dall’altra troviamo le lunghe e-mail che Alice scrive alla sua migliore amica Eileen, che lavora a Dublino come editor per una squattrinata rivista letteraria e intrattiene una complicata relazione con Simon, un amico d’infanzia di dieci anni più grande di lei.
Il vortice delle relazioni tra i quattro personaggi è il motore della storia, ma non solo; in questo nuovo libro Sally Rooney aggiunge un ingrediente in più, servendosi di un innovativo espediente narrativo.
Le nuove "mail" epistolari di Sally Rooney
Le e-mail scambiate tra Alice ed Eileen sono uno degli snodi fondamentali della storia e tendono a riporre tutto il resto in secondo piano. Nelle loro frequenti conversazioni per posta elettronica le due protagoniste si raccontano reciprocamente ogni dettaglio della loro vita in lunghi flussi di coscienza che spesso prendono direzioni inaspettate e fuorvianti.
Nei testi delle mail, che si alternano con i reciproci “Dear Alice” e “Dear Eileen” come in un moderno romanzo epistolare, le due giovani donne si raccontano senza censure svelando ogni sfumatura dei loro pensieri.
L’impressione è che Sally Rooney si serva dello scambio di e-mail tra le due protagoniste per toccare argomenti che altrimenti, narrando una qualsiasi storia d’amore e d’amicizia, non avrebbe mai potuto sfiorare.
Alice ed Eileen parlano infatti dei massimi sistemi: dal declino della civiltà nella tarda Età del Bronzo alla crisi climatica, dalla crisi dell’Urss all’esistenza di Dio.
Sally Rooney stavolta pretende di parlare di tutto e non ci riesce - o almeno, ci riesce solo in parte. Le mail inviate da Alice a Eileen e da Eileen ad Alice mostrano infatti la natura ibrida dello scambio epistolare: che è privato, ma al contempo pubblico. Nei discorsi delle due ragazze predomina un che di artefatto, di non autentico, come se indirizzassero quella confessione reciproca non l’una all’altra ma a un interlocutore esterno, il lettore.
Per quanto il linguaggio delle e-mail sia estremante poetico e ricco di intuizioni interessanti si coglie una nota stonata, qualcosa che non tiene. Viene da chiedersi, ad esempio, perché le due protagoniste insistano nello scriversi fiumi di e-mail anziché optare per una semplice telefonata. Ma, al di là dell’aspetto pratico che non trova un vero corrispettivo nella realtà romanzesca, alla lunga le e-mail diventano confusionarie perché risulta davvero difficile comprendere chi stia scrivendo a chi. È Alice a parlare, oppure è Eileen?
Le due voci narranti sono molto simili e i personaggi inoltre possiedono lo stesso background culturale, diventa infine possibile distinguerle non tanto in merito alle opinioni espresse quanto grazie ad alcuni episodi delle rispettive vite.
Dove sei, mondo bello: un’analisi
La scelta di Sally Rooney di utilizzare la mail all’interno del linguaggio letterario è certamente felice e si traduce in un nuovo raffinato sperimentalismo della scrittura dell’autrice, tuttavia non è accompagnata da un’adeguata rappresentazione dei personaggi, che emerge in modo chiaro solo nel finale. È nella conclusione che, finalmente, le scelte di vita delle due protagoniste differiscono; per tutto il resto della storia sembrano essere entrambe intrappolate in un limbo di incertezza causato da relazioni instabili e, talvolta, insoddisfacenti.
La bravura della Rooney narratrice risiede proprio in questa capacità di analizzare minuziosamente le relazioni e le dinamiche di potere tra i quattro personaggi. Ancora una volta la scrittrice irlandese passa i rapporti umani al setaccio, sottoponendoli a un esame meticoloso.
Tornano quindi i rapporti di forza tra gli individui raccontati in Persone normali e, ancora prima, in Parlarne tra amici: legami fragili, spesso instabili, che potrebbero spezzarsi da un momento all’altro, eppure rappresentano la trama fondamentale della vita.
A un certo punto della narrazione Rooney osserva che trova insulso scrivere storie d’amore quando il mondo intero si trova ad affrontare crisi senza precedenti. La risposta tuttavia ce la dà lei stessa: alla fine cos’è che ci rende vivi? A cosa pensano le persone sul letto di morte se non alle loro spose e ai loro figli?
Forse stavolta nel voler intrecciare il tema delle relazioni umane a quello della crisi mondiale la scrittrice ha leggermente oltrepassato il segno, tuttavia l’effetto finale risulta intelligente e commovente.
La conclusione di Rooney è, inaspettatamente, molto cristiana.
To prove that the most ordinary thing about human beings is not greed and violence but love and care.
La dimostrazione che la cosa più ordinaria negli esseri umani non è l’avidità e la violenza, ma l’amore e la cura dell’altro.
Dove sei, mondo bello: un commento
Del resto Sally Rooney, pur non essendo credente, aveva già disseminato riflessioni sulla morale cattolica nei suoi libri precedenti, soprattutto in alcune scene di Parlarne tra amici. In Dove sei, mondo bello il rimando alla sfera spirituale appare ancora più forte, forse perché per la prima volta la scrittrice decide di concluderlo con la promessa di una nascita e, quindi, con un atto di speranza verso il futuro.
L’impressione finale è che i personaggi di Sally Rooney - i cosiddetti Millenials - stiano invecchiando e inizino a sentire il peso di una vita che non è più simile a quella da loro vagheggiata nei primi vent’anni. Si affacciano nuove domande e prospettive nel continuo tentativo di interrogarsi su se stessi e sul mondo.
A queste domande esistenziali Sally Rooney non offre risposte certe - che del resto non ce ne sono - tuttavia tratta gli argomenti con una nuova maturità di sguardo che sfocia in conclusioni inaspettate.
C’è una consapevolezza diversa in quest’ultimo libro di Sally Rooney, forse più metafisico rispetto ai romanzi precedenti. E, a giudicare dai numerosi riferimenti e riflessioni sul suo mestiere di scrittrice, Dove sei, mondo bello sembrerebbe anche essere il romanzo più autobiografico che l’autrice irlandese abbia scritto finora.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Dove sei, mondo bello: il nuovo romanzo di Sally Rooney in libreria
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