Biologia come ideologia
- Autore: Richard Lewontin
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
Nel Paese di Piero Angela la lettura di Richard Lewontin nelle scuole dovrebbe essere fortemente caldeggiata se non obbligatoria.
In questo breve saggio, frutto della trascrizione di una serie di interventi radiofonici, Lewontin offre una suggestiva panoramica sul suo modo di vedere la genetica (disciplina a cui ha dato un contributo significativo) arrivando a parlare della Scienza in generale in relazione alla moderna società umana.
Religione e Scienza secondo Richard Lewontin
Secondo il punto di vista del professore americano, le conquiste scientifiche dell’ultimo secolo e la progressiva ascesa degli scienziati come possessori della "verità" sul mondo hanno portato la Scienza stessa a sostituire progressivamente il Cristianesimo nella società occidentale come insieme di credenze e valori di livello superiore che spiegano e giustificano il mondo esistente.
Questo nuovo ruolo "sociale" della Scienza crea in realtà, secondo Lewontin, delle distorsioni nel modo stesso di procedere della ricerca scientifica, corrotto e deviato da mere questioni di potere e di soldi: ingigantire le promesse di un settore di ricerca significa ottenere più fondi, omettere parte dei risultati di una ricerca o adattare i termini della divulgazione a interessi industriali e commerciali mette molti scienziati al bivio tra successo economico e sociale e onestà intellettuale circa i risultati sperimentali.
La dottrina del DNA
Questo saggio è uscito nei primi anni ’90 quando le aspettative sulla decodificazione del genoma erano altissime e, come da previsione dell’autore, sono state nel tempo in buona parte state deluse. Secondo Lewontin la pretesa che la decodificazione del genoma umano potesse portare a una conoscenza completa e definitiva sulla natura umana e di conseguenza a un controllo totale dell’uomo su se stesso era del tutto infondata in quanto il genoma opera nelle creature viventi all’interno di un complesso e continuo scambio di informazione con l’ambiente in cui si sviluppa. Il patrimonio genetico quindi non determina l’individuo più di quanto faccia l’ambiente: semplicemente questi due fattori cooperano nel tempo senza che mai uno prevalga sull’altro.
In questo senso il punto di vista di Lewontin è molto simile a quello di un altro gigante del pensiero del ’900, Paul Watzlawick, il quale nella sua ricerca in campo psicologico sosteneva che le persone non sono problematiche o "pazze" in sé ma in relazione all’ambiente sociale e di significati (ambiente comunicativo) in cui vivono.
La conclusione di Lewontin, importantissima, dopo aver tolto la Scienza dal piedistallo è la seguente: il fatto che la Scienza sia forse meno "onnipotente" di quanto siamo spinti a credere non è un buon motivo per trascurarne lo studio. E’ anzi molto importante studiarla oltre la banale superficie di quella che potremmo definire "divulgazione mainstream", arrivando così a poterne comprendere i limiti e le reali conquiste e godendo a pieno della grande ricchezza intellettuale che il metodo scientifico ci ha permesso di accumulare nel corso degli ultimi secoli.
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