Bombardamenti su Palermo. Un racconto per immagini di Samuel Romeo e Wilfried Rothier

Con “Bombardamenti su Palermo. Un racconto per immagini”, volume che raccoglie le testimonianze fotografiche raccolte dai curatori Samuel Romeo e Wilfried Rothier si compie un’opera fondamentale per il recupero della memoria. Sono per la maggior parte foto inedite provenienti dall’archivio fotografico dei Vigili del Fuoco che avevano il compito di fotografare in tempo reale quello che accadeva. Altro interessante materiale è stato acquisito dagli archivi francesi e inglesi de l’Agence D’Images de La Défense e dei National Archives del Royal Air Force Museum di Londra.

“Bombardamenti su Palermo” racconta quello che avveniva nei rifugi antiaerei di cui è piena la città e come era regolata la vita al loro interno. Quella narrata è una storia di Palermo in gran parte inedita sia per le foto che per la specifica vicenda narrata, arricchita da descrizioni dettagliate e da una accurata cronologia di quello che avvenne sin dagli inizi.
Il campo di battaglia nella II guerra mondiale non era più, come nei precedenti conflitti, un luogo ben determinato: adesso investiva anche intere aree urbane; è una guerra nuova nella sua configurazione totale che colpisce anche la popolazione civile al fine di minarne il morale. Il nemico, a differenza dei precedenti conflitti, stava ad ogni angolo di strada, era in ogni civile.
La prima guerra mondiale era stata combattuta, per questo la si ricordava vividamente. Non vi è invece alcun monumento sulla seconda guerra mondiale e questo pone degli interrogativi. Il fatto è che quell’avvenimento è stato così traumatico per la vita delle persone che non lo si vuole più ricordare, come d’altronde avviene nella vita di ogni singolo individuo per un evento particolarmente traumatico. I bombardamenti di giorno, con il cielo che si oscurava e la città ridotta in polvere dovevano e volevano essere dimenticati.
Ci si chiede però anche il motivo di questi bombardamenti così violenti. Nei bombardamenti morirono 2123 persone e furono sganciate 449 tonnellate di bombe. Una pioggia di ordigni che sbriciolò la città che per il 42,3% venne rasa al suolo. La recente riscoperta e fruizione al grande pubblico dei rifugi antiaerei, permette ora alla città di riappropriarsi di un pezzo della sua storia, specie per chi non è vissuto in quegli anni.
È un rapporto strano quello tra la Storia e la memoria, due discipline distinte, che non vanno confuse. Una cosa è la memoria personale e le tante memorie di ogni singolo, mentre altro è la Storia come capacità di ricerca delle fonti e la capacità di porre ad esse degli interrogativi.

In “Bombardamenti su Palermo. Un racconto per immagini” la componente dominante è il materiale fotografico, con cui si esprime una visual history, una storia composta anche da immagini che, più del materiale documentale di archivio, forniscono una visione immediata degli avvenimenti, così da rimanere ancor più impressa nella memoria. Le foto sono state raccolte nel volume da Samuel Romeo e Wilfried Rothier che hanno agito come storici, contestualizzando il momento ed il luogo in cui è stato realizzato ogni scatto. L’intento di chi ha fatto le foto era chiaro e preciso: mera documentazione e non propaganda. Come in un viaggio nel tempo viene fatta, poi, un’abilissima opera di sovrapposizione e comparazione con le foto tra la Palermo di ieri e quella di oggi, opera che mette a confronto gli stessi luoghi nel succedersi del tempo.