Calabria. Immagini del XIX e del XX secolo dagli Archivi Alinari
- Autore: Enzo Bentivoglio
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
“Calabria. Immagini del XIX e del XX secolo degli Archivi Alinari” è un libro in cui sono raccolte foto in bianco e nero in cui, come precisato nell’introduzione da Enzo Bentivoglio, sono rappresentati paesi di montagne e di mare in cui
“Strade, piazze, percorsi urbani, scorci su antichi e nuovi monumenti testimoniano un “silenzio” di azioni pacate in una sospensione temporale infinita (…). A Tropea uno spazio urbano è qualificato dalle absidi romaniche della Cattedrale nel ricercato disegno policromo di pietre e mattoni.”
La casa editrice Fratelli Alinari è stata fondata a Firenze nel 1852 da Leopoldo Alinari, con i fratelli Giuseppe e Romualdo ed è
“la più antica azienda al mondo operante nel campo della fotografia”.
Le immagini che rappresentano la Calabria sono, oggi, anche un importante repertorio storico. Le fotografie vanno al cuore della rappresentazione di un’umanità varia, articolata, talvolta poetica, ma sempre autentica. Nella foto di una “Fabbrica di anfore a Gerace Superiore” le terrecotte e i lavoranti hanno una solennità che fa il paio con la monumentalità della colonna dorica di Capocolonna che, unica superstite, campeggia ad imperitura memoria del tempio dorico esastilo di Hera Lacinia sullo sperone roccioso a guardia dello specchio di mare Jonio, in prossimità della città di Kroton, di cui era santuario eccelso.
Tra le foto c’è anche la chiesetta scavata nella roccia a Piedigrotta, Pizzo Calabro, in cui le pietre scolpite sono magistralmente esaltate dall’immagine fotografica. Cenadi, piccolo paese, è rappresentato nella sua piazza con l’arrivo della corriera che grandeggia sulle persone e, nella sapiente ripresa fotografica dall’alto, campeggiano le macchie bianche dell’abito delle donne, vestite con l’abito tradizionale che comprendeva un copricapo costituito da una candida tovaglia fissata ai capelli.
E c’è un ritratto con una donna vestita da pacchiana in cui la figura è ripresa solo col busto quasi frontale e il capo voltato tra i tre quarti e il profilo, in cui la schiva donna ha lo sguardo che non fissa l’obiettivo, ma guarda in un punto lontano, esterno, mentre il seno florido è portato in alto da uno stretto corpetto e sul décolleté si abbandona una doppia collana a grossi grani, mentre i ricchi ricami della camicia sono ripresi dalla tovaglia poggiata vezzosamente sul capo (foto 12. Calabria. Costume tradizionale). Un’altra donna, in questo caso appena una fanciulla, è quella della foto 23 (Catanzaro. Costume tradizionale) in cui la ragazza è ripresa di tre quarti, poggiata a una balaustra di legno e in cui il copricapo è ancora più ricco e le varie gonne mostrate raccolte sul dietro in maniera sontuosa ma confusa tra i legni dell’incerta staccionata. Anche qui la ragazza guarda oltre la fotografia. La foto con la Chiesa dell’Immacolata a Catanzaro riprende uno scorcio ormai non più esistente, per via di un piccone demolitore degli anni Settanta che ha generato una ferita nel centro storico ancora non rimarginata. Attraverso le foto si passa in rassegna una regione nei due secoli della sua esistenza. Si tratta di un vero e proprio viaggio nella memoria attraverso le più belle immagini tratte dagli Archivi Alinari riprodotte da lastre originali 21x27.
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