Negli ultimi anni si è portato all’attenzione mondiale il problema del cambiamento climatico: news, giornali, servizi televisivi sono stati accompagnati in questa lotta da proteste di giovani che hanno riscosso in breve tempo tanto successo quante polemiche, arrivando a colpire, un po’ di riflesso, la letteratura mondiale.
Ecco quindi alcuni testi, romanzi e saggi, che hanno acquistato grande impulso da questa nuova attenzione del mondo per le vicissitudini legate al clima.
Ci sono libri che sfiorano l’argomento usando simbolismi, spesso in chiave distopica, che catturano con grazia il tema, lo fan proprio e lo ripropongono sotto una veste nuova: quella del romanzo. Romanzo che vede spesso e volentieri le giovani generazioni in lotta feroce e continua contro gli adulti incapaci di prendere i provvedimenti necessari per salvare il loro futuro.
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Titolo recente di questa tipologia è senza alcun dubbio I figli del diluvio di Lydia Millet, portato in Italia da NNEditore, acclamato dalla critica anglosassone e inserito tra i 10 migliori libri del 2020 dal The New York Times, che grazie all’espediente di un diluvio tanto inaspettato quanto catastrofico rompe gli equilibri tra genitori e figli mostrando questi ultimi siano gli unici in grado di mantenere i nervi saldi e affrontare gli eventi cercando di sistemare i danni e gli errori di chi li avrebbe dovuti proteggere.
A raccontare il tema del surriscaldamento globale ci pensa un linguaggio accorto e mai banale che permette alle pagine di scorrere veloci e al lettore di sentirsi parte di quel gruppo di ragazzini.
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Un altro romanzo che ritengo essere tra i più interessanti è stato tra i più chiacchierati, più che per il suo contenuto o lo stile, per la propria autrice. Si tratta di La nostra casa è in fiamme, edito Mondadori, di Greta Thunberg - la ragazza simbolo delle proteste per il clima, colei che ha costretto i media a riportare l’attenzione sul tema e ha attirato a sé milioni di persone, per lo più giovani, che hanno a cuore il nostro pianeta. Una storia breve scritta a più mani con la sua famiglia che lancia un monito duro e drammaticamente veritiero:
"Voglio che agiate come fareste in una situazione di crisi. Come se la vostra casa fosse in fiamme. Perché è quello che sta succedendo".
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Ma se si preferissero i saggi divulgativi e scientifici, allora ci si può sbizzarrire, non solo per Casa Editrice ma anche per argomento trattato, o per fama dell’autore.
Impossibile non citare Addio ai ghiacci. Rapporto dall’artico di Peter Wadhams, uscito per Bollati Boringhieri per la prima volta nel 2017, poi riedito con un aggiornamento sugli ultimi dati.
Un saggio ricco di citazioni scientifiche, riprese statistiche e caratterizzato da una chiara esposizione degli argomenti che non dà scampo a nessuno. Qui la situazione tragica in cui versiamo non è affatto mascherata o illuminata da una qualche luce positiva: sono fatti, brutali e incontrovertibili.
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Sempre per Bollati Boringhieri è uscito anche un altro saggio, più di carattere storico, che racconta la storia del nostro clima. Storia culturale del clima di Wolfgang Behringer è quel saggio che mostra quanto il clima sia parte integrante dell’ecosistema del nostro pianeta ripercorrendo le ere del mondo dall’era glaciale fino a noi, era di surriscaldamento globale.
Tanti esempi, molta chiarezza per raccontarci un tema che per troppi è ancora argomento per intellettuali.
Infine propongo due testi che guardano al futuro, concentrando quindi il loro interesse più su cosa è necessario fare e su cosa accadrà in base alle strade intraprese.
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Il primo è scritto da Naomi Klein, edito Feltrinelli, è intitolato Il mondo in fiamme. Contro il capitalismo per salvare il clima. Lei è una reporter che da tempo combatte contro le ingiustizie sociali documentando le catastrofi in corso e raccogliendo dati per la maggior parte scomodi. Una penna un po’ diversa dal solito, attenta a riportare informazioni corrette anche quando scomode, senza dare nulla per scontato e con un apparato stilistico che rende la scrittura accattivante.
Adatto anche a chi conosce ancora troppo poco sul tema, è un saggio-denuncia tra i migliori della letteratura recente, anche grazie a rimandi alla biografia e a vissuti dell’autrice stessa.
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L’altro, e ultimo, libro di cui parlo qui è La Terra inabitabile. Una storia del futuro di David Wallace-Wells, edito Mondadori. Sappiamo molto di ciò che potrebbe accadere al nostro pianeta, dopotutto conosciamo quanto è avvenuto già e cosa sta succedendo, ma siamo proprio sicuri che le cose non possano andare anche peggio? Questo è l’interrogativo che si pone Wallace-Wells in poco più di trecento pagine.
Letture queste che negli ultimi anni hanno catturato l’attenzione di chi si interessa alle condizioni dell’unico pianeta che ci può ospitare, la Terra. Chissà se ora, con le catastrofi che si abbattono in ogni angolo del nostro globo, creando disordini negli stati e tra i governi, non si scelga di alimentare la conoscenza di queste tematiche - anche attraverso la letteratura, perché no - andando sempre più alla ricerca e messa in pratica concreta di azioni in grado di migliorare le condizioni delle generazioni future.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Cambiamento climatico, dalle proteste alla letteratura: 6 libri da leggere
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