Canto le armi e l’uomo: la città di Alba celebra i 100 anni di Beppe Fenoglio

Sempre sulle lapidi, a me basterà il mio nome, le due date che sole contano, e la qualifica di scrittore e partigiano.

scrisse Beppe Fenoglio nel suo Diario.

E la sua città, Alba, ne rispetta la volontà, preparandosi a celebrarne con una mostra-evento i cento anni dalla nascita. Un appuntamento che più che l’assenza racconta il legame mai allentato con quello che per tutti qui è Beppe.
Il 2022 è dunque l’anno delle celebrazioni: evento di punta sarà l’esposizione visitabile da sabato 15 ottobre 2022 a domenica 8 gennaio 2023.
La mostra-evento Canto le armi e l’uomo. 100 anni con Beppe Fenoglio ripercorre un secolo senza la voce dello scrittore e partigiano che più di altri ha narrato l’epos della guerra e del riscatto.

A ricordarlo, in Fondazione Ferrero, documenti, immagini fotografiche e audiovisive, opere d’arte, manifesti e oggetti quotidiani, tra cui libri e cimeli.
E, all’ingresso, la carabina M1-30 di fabbricazione americana del periodo partigiano e la sua ultima macchina da scrivere, una Olivetti Studio 44.
Insieme, nello stesso luogo. Due facce dell’uomo e della sua esperienza di vita.

La mostra-evento dedicata a Beppe Fenoglio

Luca Bufano, docente presso la sede fiorentina della Florida States University ed esperto della narrativa fenogliana, nonché curatore della mostra (allestimento di Danilo Manassero), spiega il titolo, rievocazione del celebre verso di Virgilio tratto dal proemio dell’Eneide: “Arma virumque cano”.

Valido più che mai per Fenoglio, in quanto riflette: “L’influenza dell’epica classica nella sua formazione e nel suo stile; il periodo bellico che lo rivelò a se stesso determinando il suo destino di scrittore”. Il curatore definisce poi un percorso di visita che restituisce appieno le suggestioni delle pagine scritte.

Otto sezioni che ricalcano altrettanti personaggi e tematiche fenogliane: nelle sale si susseguono Alba, la piccola patria; L’esordio con le prime prove dello scrittore; il paese, insieme concreto e immaginario; Valdivilla, luogo simbolico della guerriglia sulle Langhe; Epos, la sezione che ruota intorno al ciclo di Johnny; Romance, il felice approdo al romanzo nella fusione di temi archetipici di amore e guerra; Anglofilia, l’amore di Fenoglio per la civiltà e la letteratura anglosassoni; la fine e l’inizio, il congedo dagli affetti terreni e l’inizio della fortuna postuma.

Nel mezzo un patrimonio di informazioni e nozioni provenienti da archivi pubblici e privati: il tutto pensato per rendere il percorso fruibile ad ogni tipo di pubblico, dallo studioso, al lettore appassionato, fino al neofita.

Un’occasione per conoscere meglio i luoghi dello scrittore. Ma anche per rileggere tanta parte della sua produzione: Una questione privata, Il partigiano Johnny, La Malora, I ventitré giorni della città di Alba, Primavera di bellezza, La paga del sabato.

Einaudi editore li ha riuniti nel 2012 nella raccolta Tutti i romanzi. La mostra li evoca ma, come spiega Bufano:

Non mira a inserire l’autore in schemi critico letterari, idee e mode di un’epoca, ma ambisce a rendere un degno omaggio all’umanità di Fenoglio.

Beppe Fenoglio era un uomo che voleva fortemente diventare scrittore, ma che non esitava a confessare:

Scrivo per un’infinità di motivi. Non certo per divertimento. Ci faccio una fatica nera. La più facile delle mie pagine esce spensierata da una decina di penosi rifacimenti.

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La mostra: ingresso e biglietti

La mostra allestita in Fondazione Ferrero (strada di mezzo, 44 – Alba).

Sarà visitabile ad ingresso gratuito dal 15 ottobre all’8 gennaio 2023 secondo il seguente orario:

• giovedì e venerdì dalle 15 alle 19;
• sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19.

Chiuso lunedì, martedì e mercoledì e i giorni 24, 25, 31 dicembre 2022 e 1 gennaio 2023.
Per ulteriori info: fondazioneferrero.it

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