Al cinema dal 29 febbraio Caracas, il nuovo film di Marco D’Amore con protagonista Toni Servillo.
È la storia di uno scrittore, di nome Giordano Fonte, che indaga la realtà interrogando un mondo che lo terrorizza e, al contempo, lo affascina. Caracas è anche la storia di un incontro - o meglio, di un ricongiungimento - che cambia per sempre la percezione del protagonista. Il rapporto tra realtà e scrittura è dunque una chiave di lettura importante della pellicola, ispirata tra l’altro a un romanzo di Ermanno Rea Napoli Ferrovia, edito da Feltrinelli nel 2007.
Il regista partenopeo di Gomorra ha dichiarato che da tempo sognava di trarre un film dal libro di Rea, dalla cui lettura era rimasto folgorato, poiché era una storia capace di mescolare numerosi temi, quali la vita, la morte, l’amicizia, la religione.
Ecco dunque Caracas, il nuovo film di Marco D’Amore dopo L’immortale (2019), che torna a indagare i chiaroscuri dell’esistenza, in una Napoli cruda e violenta, nel tentativo di dischiudere una possibile verità.
Scopriamo trama, trailer e il libro da cui è tratto.
“Caracas”, il film di Marco D’Amore: la trama
L’affermato scrittore Giordano Fonte ritorna nella natia Napoli dopo molti anni d’assenza e qui ritrova un vecchio amico, Caracas, che dopo un passato turbolento come attivista militante nell’estrema destra ora ha deciso di convertirsi all’Islam. L’incontro avrà un impatto decisivo per entrambi; ma soprattutto non lascerà indifferente Giordano che ha stabilito di smettere di scrivere ma, dinnanzi a questo personaggio così singolare, assisterà a un risveglio della propria creatività. Da uomo concreto, fermo indagatore della realtà, Giordano Fonte si abbandonerà progressivamente a una visione più onirica, visionaria, meno tangibile delle cose. L’amore impossibile di Caracas per Yasmina, una ragazza musulmana, accenderà la sua immaginazione.
Entrambi i protagonisti cercano, ognuno a proprio modo, una verità sull’esistenza e, forse, anche un modo per salvarsi dalla città oscura che inghiotte e non consola. Si sono ritrovati e, forse, persino capiti, ma una rivelazione inattesa li separerà per sempre.
“Napoli Ferrovia”: il libro di Rea che ha ispirato “Caracas”
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Il libro di Ermanno Rea fu finalista al Premio Strega nel 2008. Napoli Ferrovia è una storia che ci trascina nel ventre oscuro del capoluogo campano, portandoci alla scoperta del personaggio Caracas, un venezuelano-napoletano che vuole convertirsi all’Islam e detesta i ricchi, gli americani e soprattutto i comunisti.
A raccontare la sua storia è un giornalista e scrittore quasi ottantenne, Giordano Fonte, che sembra rappresentare tutto ciò che lui odia, eppure è un suo vecchio amico.
I due vagano nel cuore della città di notte, compiendo una sorta di viaggio all’Inferno come moderni Dante e Virgilio; camminare insieme diventa una maniera di raccontarsi ed esplorare anche la folla multietnica di Napoli, le sue contraddizioni, la miseria estrema che convive a stretto contatto con la ricchezza più esibita, il razzismo e la criminalità organizzata. Caracas racconta a Giordano anche il suo amore per una ragazza, Rosa, che lo scrittore trasfigura in una sorta di Musa.
I vicoli che i due percorrono sono familiari e al contempo cupi; sono luoghi dell’anima nei quali riattivare il ricordo di un’infanzia perduta e il sapore buono della cura delle madri, delle nonne, in cui la meraviglia del sogno si affianca alla vertigine dell’incubo. Emerge il ritratto di una città difficile da amare ma, come tutti i luoghi da cui veniamo, impossibile da lasciare.
Nella Napoli ritratta da Ermanno Rea sono trasfuse tutte le contraddizioni del mondo contemporaneo, dal razzismo agli stereotipi sino al desiderio di potere che non conosce regole né limiti. Eppure è anche la città del sogno e della passione: qual è dunque il suo vero volto? Salvezza o perdizione?
Recensione del libro
Napoli ferrovia
di Ermanno Rea
Il film di Marco D’Amore si propone di restituire questa atmosfera, mostrandoci la crisi di un intellettuale, di uno scrittore, che d’improvviso non si riconosce più nel mondo che ha lasciato, in una realtà fatta di stereotipi difficili da sradicare, e quindi decide di costruirsene una nuova, con la forza dell’immaginazione.
Sogni e smarrimento sono i capisaldi entro cui si muove questo film che ci risucchia in una vertigine, non a caso il regista - che è anche protagonista - lo ha definito un “film marziano”.
Caracas, il film di Marco D’Amore: il trailer
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Caracas”, al cinema il film tratto dal romanzo di Ermanno Rea
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