Chiasmo e parallelismo sono due parole piuttosto diffuse tra i banchi di scuola. E se parallelismo sembra tutto sommato intuibile, chiasmo potrebbe spaventare qualche studente in più. Ma niente panico: il significato è meno complesso del previsto, e per capire e individuare queste due figure retoriche sarà sufficiente prendere in considerazione qualche esempio.
Chiasmo: significato
L’incubo di non sapere si nasconde in ognuno di noi e quando si tratta di parole nuove emerge senza pensarci due volte. È capitato a tutti, e siamo sicuro che a qualcuno sia capitato proprio nel momento in cui si è trovato davanti il termine chiasmo.
Quanto tempo avete impiegato per digitare queste 7 lettere e cercare la soluzione online? Probabilmente molto poco, così da uscire il prima possibile dall’imbarazzo. Ed eccoci qua, svelato il mistero: il chiasmo è, prima di tutto, una figura retorica.
Ne abbiamo incontrate tante nel nostro cammino e con alcune siamo già familiari, forse perché molto diffuse o forse perché già dal nome si ricordano con più facilità.
Il chiasmo potrebbe non essere tra queste, soprattutto per chi ha abbandonato i banchi di scuola già da un po’, ma un veloce ripasso non può che riportare alla memoria tutte le conoscenze.
Partendo dalle origini del termine è bene precisare che il significato di chiasmo è da ricercare nei vecchi antenati della lingua italiana: da una parte il latino chiasmus, dall’altra il greco χιασμός. Interessante, ma cosa significa? Che il vocabolo è tratto dal nome della lettera X.
Infatti il senso che veicola ha uno stretto rapporto con quest’ultima per la sua forma incrociata: la figura retorica si caratterizza per l’accostamento di due membri paralleli sul piano concettuale con la differenza che i termini del secondo seguono una disposizione inversa rispetto ai primi.
Facciamo subito qualche esempio dal momento che in letteratura questa parola retorica è stata ampiamente utilizzata dai grandi scrittori classici:
“Ovidio è il terzo, e l’ultimo è Lucano” (Dante)
"Io solo combatterò, procomberò sol io". (Leopardi)
Ma non solo, perché il chiasmo non consiste solo nell’interruzione di un parallelismo sintattico. Esiste un tipo particolare di chiasmo che inverte la sintassi, ma agisce anche un senso delle parole, rovesciando totalmente quest’ultimo o comunque causandone una mutazione.
In tal senso il chiasmo come figura retorica è utilizzata molto da chi opera in campo pubblicitario e ha necessità di costruire frasi a effetto, da chi è alle prese con il linguaggio giornalistico o le opere letterarie più moderne, così come la scrittura vicino alla satira o agli scritti paradossali.
Un esempio che non possiamo non citare è questo:
“L’arma della critica non può certamente sostituire la critica delle armi”. (Karl Marx)
Infine, per curiosità, è bene sapere che il termine chiasmo in altri contesti assume significati completamente diversi: abbandona le vesti di retorica e cambia a seconda delle situazioni. In biologia si utilizza chiasmo per indicare un punto di contatto tra cromosomi omologhi, in anatomia il suo uso è legato al risultato dell’incrocio delle fibre ottiche, nel campo della scultura richiama alla mente una specifica formula compositiva.
Nonostante le diversità l’elemento comune che ritorna sempre è quello dell’incrocio e che, possiamo concludere, è alla base del significato di chiasmo.
Parallelismo: significato
Abbiamo detto che "il chiasmo non consiste solo nell’interruzione di un parallelismo sintattico": ma cos’è un parallelismo?
Il parallelismo è una figura retorica dell’ordine in cui due concetti o elementi, spesso in coppia, vengono presentati con una successione simmetrica. Se nel chiasmo gli elementi appaiono incrociati (AB-BA), nel parallelismo il loro rapporto è mantenuto, appunto, in parallelo (AB-AB).
Anche in questo caso, il parallelismo può andare oltre alla semplice struttura sintattica. L’intera poesia di Pascoli X agosto, per esempio, è interamente costruita sul parallelismo tra il padre, ucciso mentre stava tornando a casa, e una rondine, uccisa sulla strada del ritorno verso il suo nido.
Altri esempi
Se per fissare ulteriormente nella memoria i due concetti avete bisogno di qualche altro esempio, ecco un elenco di chiasmi e parallelismi tratti dalle opere più famose della letteratura italiana.
Esempi di chiasmo
"Siena mi fe’ / disfecemi Maremma"
(Purgatorio, V, Dante)
"Pace non trovo, et non ò da far guerra"
(Pace non trovo, Petrarca)
"Le donne, i cavalier / l’arme, gli amori"
(L’Orlando furioso, Ludovico Ariosto)
"La fuga e la vittoria, / la reggia e il tristo esiglio"
(Il cinque maggio, Alessandro Manzoni)
"Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire"
(I promessi sposi, Alessandro Manzoni)
"Odi greggi belar / muggire armenti"
(Il passero solitario, Giacomo Leopardi)
"Io gli studi leggiadri / talor lasciando e le sudate carte"
(A Silvia, Giacomo Leopardi)
"Al pastor la sua vita, / la vostra vita a voi?"
(Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, Giacomo Leopardi)
"Né il sol più ti rallegra / né ti risveglia amor"
(Pianto antico, Carducci)
"Gemmea l’aria, il sole così chiaro"
(Novembre, Pascoli)
"E tremola la sera fatua: è fatua la sera e tremola"
(L’invetriata, Dino Campana)
"Saranno una vana parola / un grido taciuto"
(Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, Cesare Pavese)
Esempi di parallelismo
"Mandò le tenebre e fece buio". (Salmi)
"Et volo sopra ’l cielo, et giaccio in terra"
(Pace non trovo, Petrarca)
"L’albero cui tendevi la pargoletta mano / il verde melograno da’ bei vermigli fior"
(Pianto antico, Carducci)
"Piove su i nostri volti / silvani, / piove su le nostre mani / ignude, / piove sui nostri vestimenti / leggieri"
(La pioggia nel pineto, D’Annunzio)
"Ma secco è il pruno [...] e vuoto il cielo"
(Novembre, Pascoli)
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chiasmo e parallelismo: significato ed esempi
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Significato di parole, proverbi e modi di dire
Lascia il tuo commento