Chiude la storica libreria Paravia: Amazon mette in ginocchio le proprietarie

La libreria Paravia a Torino chiude, questa la triste notizia di oggi che si somma ai numerosi annunci di librerie che tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 hanno abbassato per sempre la serranda. Perché chiudono le librerie? In questo caso la risposta è ben chiara e le due sorelle che hanno ereditato la Paravia dal padre puntano il dito contro Amazon e la sua politica.

La notizia della chiusura della libreria è stata data all’inizio ai clienti più affezionati, le proprietarie della libreria hanno affermato che alcuni di loro hanno pianto alla notizia. Sonia e Nadia annunciano ora pubblicamente la chiusura sulla loro pagina Facebook ufficiale, spiegando con quanto amore abbiano portato avanti il mestiere ereditato dal padre. Parole di ringraziamento, di amore e affetto per chi, in tutti questi anni, ha sostenuto la libreria e ha preso parte alle iniziative.

Se spesso a causare la chiusura di questi punti sono più fattori in questo caso le libraie hanno invece spiegato che il problema è principalmente uno: Amazon. Le parole che si leggono sul quotidiano La Repubblica sono ben chiare e indicano senza ombra di dubbio il colpevole:

Lo conoscono tutti: è Amazon. Il problema non il commercio online, che c’è sempre stato, ma Amazon che prima ha attirato i clienti solo con sconti esagerati, poiché in Italia manca una legge che tuteli i librai, e poi li ha abituati ad avere i prodotti a casa in tempi rapidissimi e con un assortimento incredibile

Non si tratta infatti di inesperienza, impossibile dal momento che la libreria è nata nel 1802 ed è passata di generazione in generazione, tramandando la professione a Sonia e Nadia. Si è deciso di chiudere perché i soldi riuscivano a coprire al massimo le spese e non era più possibile vivere. L’unica soluzione sarebbe stata associarsi ad un franchising, un’idea che però avrebbe snaturato completamente la libreria e che le proprietarie non hanno voluto accogliere, preferendo invece chiudere i battenti il 28 dicembre.
Una brutta notizia per tutti i lettori del nostro Paese che rattrista non solo i clienti della libreria, ma tutti gli amanti della lettura.