"Dowie’s Tavern, Libberton’s Wynd" di George Cattermole
La vita dei bibliotecari sembra noiosa? Di certo non in Scozia dove una semplice porta può nascondere un segreto. Specie in un edificio storico. La National Library di Scozia per esempio custodisce nei suoi sotterranei un’antica strada perfettamente conservata. E concede uno sguardo sull’Edimburgo di due secoli fa. La scoperta è avvenuta durante le ristrutturazioni nel 1990, a inizio dicembre 2024 la BBC ha dedicato ai sotterranei della biblioteca un intero servizio con tanto di fotografie esclusive e video che permettono agli spettatori un salto nel passato.
The Void: come è stato trovato il vicolo?
Tutto inizia in maniera casuale. Come spesso accade durante i lavori di risistemazione, qualcuno nota una botola su un muro dietro a degli armadi. Gli addetti della biblioteca scoprono che nasconde un passaggio. Decidono di aprirla e controllare dall’altra parte. Scivolando attraverso l’apertura, trovano archi e stanze. E quella che sembra essere una strada con resti di mobilio, scarpe e oggetti vecchi di cento anni ma irrimediabilmente danneggiati. Bill Jackson, direttore della biblioteca, racconta alla BBC l’esperienza insolita che trasforma un uomo di lettere in novello Indiana Jones.
La mia torcia illuminava a malapena qualcosa, era molto buio e un po’ spaventoso quando sono passato attraverso l’apertura e volevo uscire di lì. Ma era comunque affascinante.
La Biblioteca nazionale di Scozia conserva nel suo patrimonio numerose mappe della vecchia città. È quindi facile individuare l’esatta posizione del ritrovamento: il vicolo, ribattezzato dagli scopritori The Void (Il Vuoto), è ciò che resta di Libberton’s Wynd, l’area demolita nel 1830 per far posto al ponte Giorgio IV e ai magazzini costruiti all’interno dei suoi archi per i negozi soprastanti. Il passaggio sarebbe una porzione della strada sopravvissuta. Al suo interno restano visibili le stratificazioni architettoniche del ponte e dei livelli più bassi della biblioteca costruita sulle fondazioni degli edifici preesistenti. La strada era piuttosto viva all’epoca: ospitava commercianti, barbieri, un ciabattino, e poi alimentari, uffici della dogana, vinai, tagliatori di sughero, cambiavalute, vetrai. E naturalmente l’immancabile taverna: un locale piuttosto famoso anche se angusto secondo le descrizioni dell’epoca che ne tramandano anche il nome, La Sirena diventata poi la Taverna di Johnnie Dowie grazie al suo proprietario. Un indirizzo rispettabile frequentato da uomini di lettere di Edimburgo, scrittori come il poeta Robert Fergusson, artisti e molti esponenti del mondo giudiziario.
Lo storico locale Jamie Corstorphine la descrive come:
Una strada molto occupata che doveva essere piena di vita ai tempi.
Ora la biblioteca ha provveduto a realizzare una vera e propria porta d’accesso a The Void: ovviamente la visita è preclusa ai normali utenti dei piani alti, ma grazie al servizio della BBC è possibile effettuare un viaggio nel passato della città e nella storia della sua biblioteca.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: The Void, la strada nascosta nei sotterranei della Biblioteca Nazionale di Scozia
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