La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli durante la conferenza programmatica del PD ha annunciato importanti novità sulle date in cui dovrebbe svolgersi il concorso scuola 2018, dichiarando di voler anticipare i tempi di svolgimento delle prove per superare al più presto il precariato.
L’annuncio della Fedeli (leggi qui cosa ha detto sulle date del concorso scuola 2018) da una parte ha suscitato diverse perplessità sull’effettiva possibilità di indire un concorso scuola in tempi così brevi, dall’altro ha aperto uno spiraglio di speranza tra i docenti precari che da anni sperano nell’ottenimento di una cattedra. Visto l’annuncio della Fedeli, vediamo come e quando avverrà l’immissione in ruolo.
Come funziona l’immissione in ruolo nella fase transitoria?
Secondo quanto dichiarato dalla Fedeli, dunque, il concorso scuola sembra essere alle porte e viste tutte le riforme intervenute nel settore, a molti docenti potrebbe non essere ben chiaro come avverranno le immissioni in ruolo.
Effettivamente la riforma del reclutamento docenti ha introdotto delle novità importanti - tra cui una fase transitoria per i docenti abilitati ed il tirocinio FIT - che hanno complicato non poco l’aspetto relativo alle immissioni in ruolo.
Il primo obiettivo del MIUR è quello di smaltire il bacino di docenti dei concorsi scuola precedenti e delle GAE, a cui verrà data la precedenza.
Nella fase transitoria, infatti, è previsto che il 50% dei posti di ruolo disponibili siano riservati ai docenti iscritti in GAE, mentre il restante 50% sia per i docenti del Concorso scuola 2016.
I docenti abilitati che parteciperanno al concorso scuola che si svolgerà alla fine del 2017, invece, verranno inseriti nelle graduatorie di merito, da cui si comincerà ad attingere una volta che tutti i docenti vincitori del Concorso scuola 2016 e i docenti iscritti in GAE avranno ottenuto una cattedra (probabilmente non prima dell’anno scolastico 2019/2020) e a cui saranno riservati il 100% dei posti disponibili.
Questo meccanismo dovrebbe durare circa quattro anni, durante i quali le percentuali di posti disponibili per le graduatorie di merito andranno mano mano a scalare secondo le seguenti modalità:
- 80% nell’a.s. 2020/2021 e 2021/2022;
- 60% negli a.s. 2022/2023 e 2023/2024;
- 40% negli a.s. 2024/25 e 2025/26;
- 30% negli a.s. 2026/27 e 2027/28;
- 20% nei bienni successivi.
Dunque, a partire dall’a.s. 2020/2021 l’80% dei docenti immessi in ruolo proverrà dalle graduatorie di merito, mentre il 20% dai docenti della terza fascia con più di 3 anni di servizio che hanno svolto il concorso scuola nel 2018 e che nel frattempo hanno frequentato i due anni di FIT (il primo e il terzo) necessari ad ottenere l’abilitazione all’insegnamento.
Tutto questo meccanismo andrà avanti con la progressiva riduzione delle percentuali che abbiamo riportato in precedenza.
Ma quando avverranno le assunzioni per i neolaureati che vinceranno il concorso scuola 2018?
Concorso scuola 2018: quando verranno assunti i vincitori?
Come abbiamo già spiegato in precedenza, secondo quanto annunciato dalla Fedeli a partire dalla fine del 2017 fino a tutto il 2018 verranno svolte ben tre concorsi, riservati a diverse categorie di docenti.
Una di queste è riservata ai neolaureati in possesso dei 24 cfu che - una volta superato il concorso - avranno accesso ai tre anni di FIT, conclusi i quali otterranno il ruolo.
Le assunzioni di coloro che vinceranno il Concorso scuola 2018, dunque, sono previste a partire dall’anno scolastico 2021/2022.
In sostanza il meccanismo dovrebbe essere il seguente: al numero di posti disponibili dovranno essere sottratti i posti riservati ai docenti iscritti in GAE (che nel frattempo dovrebbero aver ottenuto per la maggior parte un posto di ruolo). Il 60 % dei posti rimanenti, invece, sarà riservato ai docenti della terza fascia che hanno vinto il concorso 2018 (circa il 12% del numero di posti iniziali) mentre il 40% sarà riservato ai vincitori del concorso scuola 2018 (almeno un 8%).
Nel corso degli anni le percentuali di posti riservati ai docenti di II e III fascia saranno ridotte, fino ad arrivare al 20% del totale, mentre sempre più posti verranno riservati ai nuovi vincitori del concorso scuola.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Concorso scuola 2018: come e quando avverrà l’immissione in ruolo?
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