Il tavolo di confronto tra il ministro dei Beni e le attività Culturali Bonisoli e i rappresentanti della filiera del libro si è tenuto a Milano, a Palazzo Litta, con lo scopo di "raccogliere indicazioni sulle criticità nel settore, oltre a suggerimenti sui possibili cambiamenti". Intanto è già stato fissato un altro appuntamento per l’11 febbraio.
Cosa è emerso da questo primo incontro? Vediamo cosa è stato detto e quali sono le intenzioni di Bonisoli in merito alla promozione della cultura attraverso i libri, al recupero della situazione delle librerie e al Centro per il libro.
Ministro Bonisoli e filiera del libro: chi c’era all’incontro e cosa è stato detto
A Milano da un lato, in rappresentanza dello stato italiano, c’era Alberto Bonisoli e dall’altro, in rappresentanza della filiera del libro c’erano le associazioni Aie e Adei, tre rappresentanti di Amazon e il Centro per il libro. Assente il presidente del Capell, Romano Montroni.
Non sono state prese decisioni concrete, si è trattato più di una raccolta di:“indicazioni sulle criticità nel mondo dei libri, oltre a suggerimenti sui possibili cambiamenti, a livello di interventi normativi ma non solo, con l’intento di rafforzare un settore strategico”, ha detto il ministro Bonisoli, sostenendo che “la lettura è il principale elemento di moltiplicazione del consumo culturale”.
Il ministro ha espresso un parere chiaro sull’industria del libro che “deve restare plurale e, allo stesso tempo, deve essere redditizia per chi ne fa parte” e, a questo proposito, il ministro si è complimentato per “l’approccio manageriale” notato in tutti coloro che erano presenti all’incontro con lui. Si tratta, a detta del ministro, di un “aspetto positivo, che si lega alla grande passione di editori e librai”.
Nessuna decisione concreta è stata presa, almeno per ora, dandosi nuovamente appuntamento all’11 febbraio per capire se dovesse servire un intervento normativo. Bonisoli ha sottolineato che “se servirà un intervento normativo, lo metteremo in pratica, ma in questa fase di analisi è presto per dire quale decisione sarà presa“. Il ministro ha definito il settore della produzione e della vendita dei libri in un momento di evoluzione che va analizzata attentamente. Non è ancora detto, quindi, che una nuova legge sul libro si faccia: è ancora tutto da vedere.
Librerie e Centro per il libro: cosa aspettarsi dal futuro?
Gli argomenti toccati sono stati vari, a partire dal destino delle librerie. Come messo sul tavolo, attualmente in Italia sono più le librerie che chiudono rispetto a quelle che aprono, il che rende il tema scottante e sicuramente bisognoso di un’approfondita discussione per capire come sia meglio procedere in questo senso.
Inevitabile finire a parlare di e-commerce, vista anche la presenza dei rappresentati di Amazon, e il ministro Bonisoli ha dato la sua opinione in merito. Secondo lui il consumatore deve poter decidere autonomamente, a parità di condizione, come e dove comprare: “Ad esempio, io preferisco comprare i libri nelle librerie fisiche, mentre mia figlia lo fa online”.
La discussione ha toccato anche il futuro del Centro per il libro e la lettura, il cui presidente era assente. Bonisoli ha dichiarato come “Uno dei compiti che ci siamo dati è quello di riflettere sulle azioni a sostegno dalla lettura che sono state realizzate e su quelle che sono da realizzare. Un aspetto su cui migliorare è la visibilità che hanno avuto le iniziative del Cepell“. A parlare per Capell c’era Alessandro Dalai, da pochi mesi consigliere per le industrie culturali e creative di Bonisoli ma anche neo-presidente del consiglio scientifico del Centro per il Libro), parlando della necessità di collegare il sistema delle biblioteche scolastiche con il Centro, cosa per cui sono necessari fondi.
Anche il presidente dell’Associazione Italiana Editori, Riccardo Franco Levi, era presente all’incontro e ha voluto dire la sua: “I primi segnali sui risultati dell’anno 2018 dell’industria editoriale libraria evidenziano una sostanziale tenuta del settore nel quadro di un generale rallentamento dell’economia ma questo non basta: occorrono misure forti per ridare centralità alla lettura nel futuro del Paese”. Secondo Levi, quindi, è fortemente necessario “sostenere e allargare la domanda di cultura” con i linguaggi adeguati, compreso il fatto di continuare con 18app, uno “strumento prezioso, e dalla straordinaria iniziativa di promozione della lettura”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Confronto Ministro Bonisoli e rappresentanti della filiera del libro: ecco cosa ne è emerso
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