Sono giorni di reclusione forzata, anche per la vita culturale del paese: le scuole sono chiuse (forse fino al tre aprile?), nelle redazioni si lavora in modalità smart working, qualsiasi evento che preveda l’affollamento eccessivo di persone è stato annullato o sospeso, festival letterari compresi.
Inevitabilmente, l’emergenza sanitaria ha avuto un impatto disastroso anche sul mercato del libro: in media, il calo registrato è del 25%, ma arriva a superare anche il 50% in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna (che non a caso, sommate a Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Liguria, sono le regioni italiane in cui si legge di più).
"Sono dati che parlano da soli e che disegnano un quadro che non sapremmo definire altro che di crisi, grave e profonda".
Così dichiara Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione Italiana Editori, alla riunione straordinaria del Comitato di Presidenza, tenutasi settimana scorsa.
L’AIE si riunisce e chiede misure preventive per tutelare il mercato del libro
In rappresentanza di tutte le componenti dell’Associazione (editori grandi e piccoli, di libri di varia, di libri per la scuola, dell’università e del professionale), il Comitato di Presidenza ha deliberato di presentare al Governo, con estrema urgenza, lo stato di sofferenza del settore librario e editoriale.
Si tratta di una crisi che tocca tutti, editori e punti vendita, resa ancor più grave dalle imprevedibili conseguenze di mercato che avrà il crollo delle vendite. La lettura è costante emergenza nazionale, oggi ancora di più: il tentativo dell’AIE è quello di arginare il futuro calo dei consumi, delle prenotazioni, delle tirature e delle novità.
I provvedimenti richiesti dal presidente Levi toccano tre aree fondamentali: i lettori e le famiglie, le aziende, gli eventi culturali.
I provvedimenti richiesti per i lettori e le famiglie
È essenziale, spiega il presidente Levi, non guardare esclusivamente alle aziende, ma anche "ai lettori, ai consumatori e alle famiglie". Per questo motivo, si richiede che tra le misure adottate con la massima urgenza ci siano: la deduzione fiscale degli acquisti di libri, la ricostituzione della carta cultura per i giovani (la 18App) e un rafforzamento del fondo per l’acquisto dei testi scolastici destinato alle famiglie bisognose (il fondo in questione è fermo da circa vent’anni a 103 milioni di euro).
I provvedimenti richiesti per le aziende
Guardando alle aziende, invece, l’AIE richiede che, "in forma universale e senza distinzione di settori o di aree geografiche", vengano adottate delle misure altrettanto urgenti per contrastare gli inevitabili e prevedibili contraccolpi sulla liquidità delle imprese, con la sospensione degli obblighi contributivi.
I provvedimenti richiesti per gli eventi e le manifestazioni culturali
AIE chiede inoltre che le autorità pubbliche forniscano al più presto possibile delle indicazioni precise sulle modalità e possibilità di partecipazione alle fiere del libro e dei festival letterari.
E conclude:
"Al centro di queste irrinunciabili misure non è solo un settore produttivo ma davvero il futuro culturale del Paese e l’impatto ulteriore sulla lettura come strumento di crescita".
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Coronavirus: pesante l’impatto sul mercato del libro e l’AIE propone delle misure
Lascia il tuo commento