Lunedì 20 febbraio 2017 si è svolto, presso l’istituto tecnico Eugenio Montale di Cinisello Balsamo, un importante incontro riguardante il problema, sempre più diffuso, del cyberbullismo. All’evento hanno partecipato diverse personalità appartenenti alle Forze dell’Ordine, della cultura e della sanità. Il dibattito, che ha visto l’attiva partecipazione degli studenti e del corpo docente, ha voluto sensibilizzare i giovani sul problema, e dare agli adulti le informazioni necessarie per contrastare proficuamente il fenomeno.
Cos’è il cyberbullismo?
Il cyberbullismo è una forma di violenza sempre più diffusa, attraverso la quale prepotenze e violenze di ogni genere vengono perpetrate utilizzando la rete. Chi commette il cyberbullismo, ai danni di un compagno di scuola o di un conoscente, si macchia di gravi crimini, che possono essere sanzionati a livello penale, nei casi più gravi anche con il carcere.
Questo è uno dei messaggi principali trasmessi dal convegno: le violenze compiute utilizzando anche la rete non sono innocue "ragazzate", ma veri e propri reati. È giusto che i giovani ne abbiano consapevolezza, come è opportuno che adottino, all’interno del web, dei comportamenti adeguati volti a tutelare anche la propria persona.
Cosa insegnare ai ragazzi per combattere il cyberbullismo?
I criteri principali sono tre.
- Rispetta gli altri: non calunniare, non insultare, non diffondere immagini private o senza il consenso della persona interessata, non minacciare. Sappi che ciò che immetti in rete potrebbe rimanervi per sempre.
- Tutela te stesso: non assumere in rete comportamenti che non adotteresti mai nella vita reale. Prima di pubblicare una foto personale, pensaci bene, perché potrebbe avere una diffusione esponenziale.
- Diffida degli sconosciuti, perché in rete è facile mentire o crearsi false identità.
Internet non è un gioco, non è il paese dei balocchi, è un luogo virtuale molto più reale della nostra quotidiana realtà. Bisogna stare attenti a come si utilizza questo importante e potentissimo strumento, perché si può rovinare per sempre la propria vita o quella degli altri.
P.S. Un ringraziamento particolare e un abbraccio affettuoso va a Paolo Picchio, padre di Carolina Picchio, per la sua presenza al convegno.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Cyberbullismo: non sono solo ragazzate
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