Diario di una signora del blues di Erica Orloff

Diario di una signora del blues (Harlequin Mondadori, 2003) di Erica Orloff racconta la storia di un sogno nel cassetto: Georgia Ray Miller vive a New Orleans e sogna di diventare la regina del blues.

Queste pagine narreranno della vita di Georgia Miller.
Una vita particolare.
Molto particolare, in realtà.
Vive in una vecchia casa di New Orleans e nelle sue giornate troveranno posto tanti amici.
Ognuno eccentrico a modo suo.
Anzi, si potrebbero dedicare pagine intere solo a loro.
Non parliamo poi dell’amore.
Georgia l’ha trovato. Svariate volte. Solo che ogni volta era quello sbagliato.
Purtroppo la nostra eroina possiede il dono di trovare ogni uomo sbagliato del pianeta.
Meglio lasciar perdere e dedicarsi alla musica, la sua passione.
Con la sua band suona nelle feste e nei ricevimenti.
In realtà lei vorrebbe diventare un’icona del blues ma servono tempo e sacrifici.
E nel frattempo bisogna pur mangiare.
È sul punto di rassegnarsi quando il ritrovamento di un vecchio diario potrebbe farle cambiare idea.
Un diario che parla di qualcun altro, eppure lei se lo sente quasi cucito addosso…

Erica Orloff ci narra una storia a ritmo di blues densa di sentimenti forti e contrastanti. E tante note che usciranno dalle pagine e aleggeranno attorno a noi.
Una vicenda costellata da personaggi superbamente definiti che metteranno in scena per noi lo spettacolo delle loro vite. Con il loro ritmo, ovviamente.
Personaggi che vedremo in carne e ossa davanti a noi, anime che si muoveranno in uno scenario evocativo e che parleranno tra di loro e con noi allo stesso tempo.
E noi non dovremo far altro che accomodarci nella nostra poltrona preferita e ascoltarli.
Senza giudicarli, dovremo soltanto capirli. E magari amarli.
Un libro leggero ma non per questo banale, pagine dedicate a chiunque voglia sognare un po’ prima di tornare con i piedi per terra.

Un libro che non ha un vero e proprio target di riferimento. E non ne ha nemmeno bisogno.
Pagine che scivoleranno tra le nostre dita al ritmo della musica. Quale musica? Quella che preferiremo, quella che ci fa stare bene, che ci fa vivere e sognare al tempo stesso.
Perché i libri sono amici fedeli che ci tengono compagnia e rispettano le nostre scelte. Ci tengono compagnia e non ci giudicano.
E non è cosa da poco.