Solferino pubblica nella Collana “Tracce”, “Ecco a voi. Una storia italiana” (2018, pp. 288, 18,00 euro) scritto da Pippo Baudo con Paolo Conti, divertente e rivelatrice galleria di ricordi e incontri del grande conduttore televisivo, paroliere e compositore all’anagrafe Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936.
Questo libro non è, e non vuole essere, una storia della televisione italiana, ma semplicemente la mia storia dentro la televisione italiana.
L’intento del libro è svelare ciò che Baudo ha provato e vissuto in sessant’anni di lavoro. Scorrendo le pagine di questo saggio autobiografico si comprende benissimo come la vita artistica e privata del grande uomo di spettacolo sia stata lo specchio di un’Italia in profondo mutamento, del cui costume il Pippo “nazionale” è stato protagonista e testimone privilegiato. Tanti volti noti e meno noti, un mosaico di vicende divertenti, ironiche, spiritose e drammatiche, che inducono il lettore alla riflessione. Pippo ha vissuto un’avventura professionale oltre ogni aspettativa, immaginazione e speranza, lui nato in un piccolo paese della Sicilia, diventato l’artista osannato dalla platea televisiva che lo stima da anni e gli vuole bene, riconoscendogli i suoi tanti meriti.
La televisione è stata per Baudo:
una vera e propria vocazione. Mi dissi: “Voglio stare lì dentro, in televisione, lavorare per questo mezzo nuovissimo, affascinante. È il futuro. Lì, da adesso in poi, succederà tutto".
Durante la sua carriera Pippo ha incontrato tanta gente, personaggi conosciuti in palcoscenico e dietro le quinte. Tutti hanno lasciato un segno nell’animo di Baudo, perché ognuno gli ha insegnato qualcosa. Incontri fondamentali, a volte esilaranti, commoventi o rivelatori di un carattere: il libro ne è pieno. Scorriamolo insieme:
- Le gemelle Kessler, le mitiche tedescone coscialunga ovvero “la migliore scoperta del regista e produttore Rai Guido Sacerdote e del grande Antonello Falqui”. Le gemelle, dal carattere veramente teutonico, erano di forte e robusta costituzione. Una sera d’estate di tanti anni fa dopo la replica di uno spettacolo Baudo andò a cena con Alice ed Ellen a Sanremo, pasteggiando con il vino Tocai freddo, che va giù con molta facilità ma lascia le conseguenze… infatti, al termine della cena Pippo svenne. Al lettore scoprire come andò a finire la serata.
- Alberto Sordi, il grande Albertone non era un abituale frequentatore dei salotti romani, anche se questi si contendevano la sua presenza, perché avrebbe rallegrato la serata. “Ma Alberto era come i vecchi prevosti: tutto casa e chiesa”. Il famoso attore abitava in una bella villa all’inizio dell’Appia Antica, dove aveva una sala adibita a barberia con un’autentica sedia d’epoca. In gioventù Sordi aveva avuto una relazione con la brava attrice Andreina Pagnani. Dopo di lei, non si conoscono altre sue relazioni sentimentali ufficiali, e a chi gli chiedeva: “Alberto, ma perché non ti sposi?” lui rispondeva, “Ma che sei matto? Ma che mi metto un’estranea in casa?”. Eppure tanti anni dopo Sordi, ormai anziano rivelò a Baudo che nella vita aveva commesso soprattutto un errore: quello di non essersi sposato. “Bisbigliò il nome di una donna che io non afferrai...”.
- Beppe Grillo. A Milano, in corso Sempione, quasi di fronte alla sede Rai, c’era La Bullona, un ristorante dove si mangiava benissimo. All’interno aveva un piccolo teatro che ospitava artisti di vario genere e si potevano anche incontrare personaggi nuovi. Una sera del lontano 1977, mentre Baudo cenava, il proprietario del locale mi disse che più tardi, nel teatrino cabaret, si sarebbe esibito un comico genovese. Mi consigliava di ascoltarlo, perché, secondo lui, ne valeva la pena. Pippo seguì la raccomandazione e, alla fine della cena, chiese a un bel ragazzo che era davanti alle scale a che ora cominciasse lo spettacolo. Lui rispose: “Se scendi, cominciamo subito”. Era Beppe Grillo. Pippo si accomodò in sala, dove scoprì di essere l’unico spettatore. “Pensai che il ragazzo avrebbe sospeso lo spettacolo per mancanza di pubblico. Ma lui, imperterrito, mi chiese di restare seduto: con la mia presenza avrei dovuto rappresentare tutti gli assenti. Fu una serata indimenticabile, in cui fui obbligato a ridere, ad applaudire e a chiedere il bis. Tutto a comando di Grillo”. Nacque quella sera, grazie al Pippo nazionale, il successo come comico di Grillo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: "Ecco a voi. Una storia italiana" di Pippo Baudo e Paolo Conti: il conduttore racconta gli incontri con i personaggi famosi della sua vita
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