Ci sono quadri che da soli valgono una mostra. A Roma fino al 23 febbraio 2025 le Gallerie Nazionali di Arte Antica ospiteranno il Ritratto di Monsignor Maffeo Barberini.
La tela è un unicum per molti motivi. L’autore innanzitutto: secondo gli studiosi è attribuita a Caravaggio e sarà esposta per la prima volta al pubblico grazie al prestito da una collezione privata. Già questo basterebbe a giustificare la curiosità; non è cosa da tutti giorni ammirare un quadro di Michelangelo Merisi mai visto.
Poi c’è il soggetto rappresentato: sapete chi era Monsignor Maffeo Barberini e il suo ruolo nella letteratura?
Chi era Monsignor Maffeo Barberini?
Monsignor Maffeo Barberini, il futuro Papa Urbano VIII (1623-1644), fu un fine intellettuale, protettore di letterati e artisti, fautore della Roma Barocca. Lui stesso fu autore dei Poemata, opera in versi pubblicata nel 1629. E i suoi legami con la letteratura non finiscono qui: Alessandro Manzoni lo cita ne I Promessi Sposi come il Pontefice in carica durante le vicende narrate nel romanzo.
Nel quadro è rappresentato prima dell’ascesa al soglio pontificale. Ha circa 30 anni e Caravaggio lo dipinge secondo lo stile vivace che contraddistingue tutti i suoi lavori. Va detto che durante la permanenza romana il pittore rappresentò molti amici e altrettanti nobili o ecclesiastici, ma i ritratti sopravvissuti sono pochissimi. Ecco allora che Monsignor Barberini offre allo spettatore un’occasione per incontrare il genio della pittura: seduto di tre quarti, è illuminato da un fascio di luce che sembra provenire dal basso. Lo sfondo è nero come nella migliore tradizione caravaggesca.
Vestito con abito talare e berretta dai toni verdi sopra una veste pieghettata bianca, la sua mano sinistra stringe una lettera, la destra buca lo spazio del quadro e invade quello dell’osservatore: il pittore lo coglie mentre sta dando un ordine a qualcuno fuori scena. Un attimo rubato, segno di una personalità dinamica, come dimostrano lo sguardo vivace e la bocca socchiusa.
Si dice che Caravaggio alla verosimiglianza prediligesse la capacità di rappresentare al meglio il carattere dei suoi soggetti. Ecco allora che il futuro Papa in piena ascesa si mostra deciso ed irrequieto. L’artista traccia pennellate veloci, segno di rapidità di esecuzione: non ha tempo da perdere come il suo committente. E il quadro diventa un gioco di luci e ombre, modernissimo.
L’attribuzione viene presentata per la prima volta da Roberto Longhi sulla rivista “Paragone” nel 1963: riemersa a Roma senza documentazione, la tela è stata probabilmente conservata per secoli nella collezione Barberini prima di entrare in una raccolta privata, a seguito della dispersione del Patrimonio.
La mostra a Roma del ritratto di Monsignor Maffeo Barberini: dove e quando
Per il ritratto è una specie di ritorno a casa. La mostra romana, a cura di Thomas Clement Salomon e Paola Nicita, avrà luogo nella Sala Paesaggi di Palazzo Barberini: progettato proprio per Papa Urbano VIII in via delle Quattro Fontane, l’edificio oggi ospita una collezione d’arte che comprende lavori di Bernini, Beato Angelico, Lippi, Raffaello, Tiepolo, Tintoretto, collezione che è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il ritratto di monsignor Maffeo Barberini, letterato e futuro pontefice, a opera di Caravaggio in mostra a Roma: dove e quando
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Curiosità per amanti dei libri Arte, Teatro e Spettacolo News Libri
Lascia il tuo commento