William Shakespeare è ormai una presenza usuale sugli scaffali delle librerie, così come nella quotidianità. Frasi tratte dalle sue opere fanno parte del linguaggio comune e non si contano libri e film che ha ispirato. Eppure non è sempre stato così. Scopriamo insieme la storia della pubblicazione delle opere di Shakespeare.
Che cos’è il First Folio di William Shakespeare
Se oggi possiamo godere dei versi di Shakespeare, lo dobbiamo a due editori d’eccezione, gli attori Henry Condell e John Heminge, che sette anni dopo la morte del Bardo raccolsero e fecero stampare gli scritti in un unico libro. Era il 1623. Esattamente 400 anni fa.
Il libro si intitola Mr William Shakespeare’s Comedies, Histories & Tragedies (comunemente noto come First Folio o Prima Edizione) e rappresenta la gioia e il tormento di moltissimi collezionisti. Possiede infatti i due requisiti essenziali per entrare di diritto nelle raccolte più prestigiose: è estremamente raro e custodisce un vero e proprio tesoro composto da ben 36 opere.
Nel 2023, il First Folio si prepara a celebrare un compleanno importante: se la pubblicazione risale al mese di novembre, sono già in corso iniziative e programmi per festeggiare l’anniversario della sua pubblicazione 400 anni fa in tutto il mondo.
Scritte per essere recitate e spesso corrette durante le prove, le opere teatrali nell’Inghilterra del 1600 sono a rischio scomparsa, nonostante l’enorme successo ottenuto tra i contemporanei. Shakespeare muore a 52 anni, il 23 aprile 1616. Non ha avuto tempo di raccogliere l’immenso patrimonio dei suoi lavori, assicurandone la sopravvivenza. Per questo il tributo di Condell e Heminge alla memoria dell’amico e scrittore è fondamentale nella trasmissione della sua fama attraverso i secoli. L’impresa si rivela ambiziosa e impegnativa: oltre ai due attori, coinvolge finanziatori, poeti, la tipografia Jaggard di Londra e un illustratore incaricato di eseguire l’incisione sul frontespizio (si deve a lui uno dei ritratti più verosimili del Bardo). Non solo. Il libro richiede un’attenta opera di editing: bisogna mettere ordine tra le diverse versioni circolanti, selezionare le correzioni, definire le modifiche. Si calcola che senza questo lavoro di squadra avremmo perso metà dei testi: per 18 opere, tra cui Macbeth, La Dodicesima notte e La Tempesta, si tratta della prima versione a stampa.
La storia delle copie rimaste del First Folio e dove trovarle
La cosa curiosa è che, una volta messo in commercio, il libro non sembra esaurire la sua vitalità. La storia della Prima edizione è raccontata dal sito internet (www.folio400.com) dedicato a una delle grandi meraviglie del mondo letterario come recita la presentazione. Solo 235 copie sopravvivono alle originarie 750 stampate. Di tutte o quasi si conoscono le vicende, grazie a meticolose ricerche che ne hanno seguito i passaggi di mano attraverso i secoli. Quelle complete sono 56. Il sito, con tanto di mappa, racconta dove trovarle: scopriamo così che:
- solo 50 sono conservate nel Regno Unito,
- 149 si trovano negli Stati Uniti,
- 36 nel resto del mondo.
Ovviamente è sempre possibile che riemergano nuovi esemplari. Nel 2014 un ritrovamento fortuito portò all’identificazione e alla scoperta di una copia conservata per 230 anni nella biblioteca di St-Omer nel nord della Francia.
Il sito contiene anche il programma delle celebrazioni e testimonia l’influenza artistica trasversale del Bardo tra serie televisive, pubblicazioni di libri, eventi, rappresentazioni teatrali e balletti. Spiega quando e in quali occasioni è possibile osservare copie originali del libro. Elenca le curiosità. Sappiamo così che una prima edizione si trova in Italia, a Padova, e un’altra nella libreria della Famiglia Reale inglese. L’esemplare forse più completo e meglio conservato è stato di recente esposto in via eccezionale all’interno della Guildhall Library di Londra.
Folger Shakespeare Library: dove si trova la più grande collezione delle opere di Shakespeare
I maggiori collezionisti delle opere di Shakespeare sono americani: si tratta di Henry ed Emily Folger. La loro è una storia condivisa di passione per la letteratura iniziata con il matrimonio e resa possibile dal successo imprenditoriale: Henry è il presidente della Standard Oil Company di New York. Cacciatori insaziabili e fortunati delle opere di Shakespeare, tra il 1893 e il 1928 riescono ad acquistare ben 82 copie della prima edizione, costruendo la più grande collezione del mondo. Quindi decidono di dare una casa ai loro tesori, costruendo una biblioteca a Washington DC che custodisce 275mila libri e 60mila manoscritti. Nel 2020 la Folger Shakespeare Library ha dato avvio ad un progetto di ristrutturazione imponente che terminerà proprio nel 2023, in tempo per i festeggiamenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il First Folio di Shakespeare compie 400 anni: in un sito internet i segreti del libro
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