Gli scrittori italiani vincitori del Premio Nobel per la Letteratura

Il primo Premio Nobel per la Letteratura è stato assegnato nel 1901.

Come previsto nel testamento di Alfred Nobel, il Premio Nobel per la Letteratura deve essere attribuito all’autore

"nel campo della letteratura mondiale che si sia maggiormente distinto per le sue opere in una direzione ideale".

Il primo Premio Nobel è stato vinto da Sully Prudhomme, autore francese,

“in riconoscimento della sua composizione poetica, che dà prova di un alto idealismo, perfezione artistica ed una rara combinazione di qualità tra cuore ed intelletto”.

Nell’attesa di scoprire il vincitore di quest’anno, a cui verranno donati, come di consueto, una somma di denaro, un diploma personalizzato e una medaglia d’oro con l’effigie di Alfred Nobel, il chimico svedese, inventore della dinamite, noto per essere l’ideatore del Premio, vogliamo soddisfare la curiosità di molti che si chiedono spesso: chi sono e quanti sono gli scrittori italiani vincitori del Premio Nobel per la Letteratura?

Gli scrittori italiani vincitori del Premio Nobel per la Letteratura sono 6:

Giosuè Carducci

Il primo scrittore italiano a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura fu Giosuè Carducci nel 1906, quando l’Italia era ancora Regno d’Italia.

Carducci, poeta e scrittore italiano, nato nel 1835, su cui ebbero molta influenza autori come Omero, Virgilio, Orazio, Catullo, Dante, Petrarca, Foscolo, vinse il Premio

“non solo in riconoscimento dei suoi profondi insegnamenti e ricerche critiche, ma su tutto un tributo all’energia creativa, alla purezza dello stile ed alla forza lirica che caratterizza il suo capolavoro di poetica”.

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Grazia Deledda

Dopo vent’anni il Premio Nobel per la Letteratura tornò in Italia (ancora Regno d’Italia) con Grazia Deledda nel 1926

"per la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa, con profonda comprensione degli umani problemi”.

Nata in Sardegna da una famiglia benestante, la Deledda iniziò l’attività letteraria nel 1888, a soli 17 anni. Tra i suoi grandi estimatori: Giovanni Verga e D.H. Lawrence. Autrice in grado di raccontare la crisi dell’esistenza, tipica del Decadentismo, affascinata dai narratori russi, soprattutto Tolstoj, e legata fortemente alla sua terra d’origine, è considerata una delle scrittrici più importanti nella storia della letteratura italiana del Novecento. Su SoloLibri trovi le recensioni ad alcuni romanzi di Grazia Deledda.

Luigi Pirandello

Il successivo riconoscimento per la Letteratura tornò in Italia (Regno d’Italia) dopo meno di dieci anni: nel 1934 il Premio Nobel per la Letteratura andò a Luigi Pirandello, uno dei maggiori drammaturghi del XX secolo, autore di diverse novelle e racconti brevi (in dialetto e in lingua) e circa quaranta drammi,

“per il suo coraggio e l’ingegnosa ripresentazione dell’arte drammatica e teatrale”.

Leggi su SoloLibri la sezione dedicata a Luigi Pirandello.

Salvatore Quasimodo

Il quarto scrittore italiano vincitore del Premio Nobel fu Salvatore Quasimodo nel 1959

“per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi”.

Poeta italiano, tra i più importanti rappresentanti dell’ermetismo, risentì del dramma della guerra e dei totalitarismi. Tra i suoi componimenti più famosi e struggenti, la poesia scritta nel 1930, "Ed è subito sera":

"Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di Sole:
ed è subito sera".

Eugenio Montale

Seguì il Nobel di Quasimodo, quello di Eugenio Montale nel 1975

"per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni”.

Vissuto il fronte, durante la Grande Guerra, fu un antifascista aristocratico, con una visione profondamente negativa della vita, evidente ne "La bufera e altro", raccolta di poesie pubblicata nel 1956.

Dario Fo

L’ultimo scrittore italiano a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura è stato Dario Fo nel 1997 (era stato candidato anche nel 1975)

"seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”.

Drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore, scenografo e attivista italiano, Dario Fo è considerato un uomo di teatro a tutto tondo, le cui opere sono rappresentati con successo in tutto il mondo.

È dal 1997, più di 20 anni, che l’Italia non è tra i paesi vincitori del Premio Nobel per la Letteratura, che ha premiato soprattutto la Francia con ben 15 riconoscimenti.

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