Guerre di frontiera
- Autore: Nencetti, Calegari, Tisselli
- Genere: Fumetti e Graphic Novel
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2019
Comincio da una premessa lontana: è il mese di giugno del 1967 quando nelle edicole italiane approda un fumetto destinato alla gloria. Si tratta di un western, dal titolo apodittico quanto ambizioso: Storia del West si intitola e porta la firma di Gino D’Antonio. Lo pubblicano le edizioni Araldo, oggi Bonelli. La differenza più evidente rispetto alle comuni storie a fumetti, è che questa è priva di un eroe. Se si esclude il centro gravitazionale della famiglia MacDonald, Storia del West manca di personaggi principali, sostituiti da figure (anche figure storiche come Kit Carson, Buffalo Bill, Wyatt Earp, Geronimo, Calamity Jane, Cochise, Toro seduto) che si avvicendano, di volta in volta, nei ruoli di protagonista. La serie degli albi è copiosa (73) e abbraccia un arco temporale che va dai primi anni agli Ottanta dell’Ottocento. Bello, bellissimo, anzi di più. Restava però da rivelare il non detto sul tempo prima della frontiera americana. Cioè sul periodo coloniale delle prime guerre indiane, della rivolta di Pontiac, della vittoria inglese sui francesi, per intenderci. È questo il tempo in cui si incentrano le storie sceneggiate da Angelo Nencetti e restituite sulla pagina da Renzo Calegari e Sergio Tisselli, per un fumetto che al cinema si direbbe prequel ideale di Storia del West.
Le vicende intrecciate di Guerre di frontiera (Nencetti, Calegari, Tisselli, NPE 2019) sono infatti antecedenti al 1804 anno d’inizio di Storia del West. Nelle Guerre di frontiera mancano i canonici sceriffi, i banditi e i cowboy, soldati in divisa invece quanti ne vuoi. Tanti quanto gli indiani a caccia di scalpi e di vendetta, e le imprese di Nathan “il bianco cresciuto in una tribù di mohicani” che si riallaccia in parte al romanzo di James Fenimor Cooper (L’ultimo dei Mohicani). Il tratto del “maestro” Renzo Calegari non si smentisce neanche nella fattispecie, emerge dalle pagine in modo incisivo, rinvigorito dagli acquerelli di Sergio Tisselli, che assegnano alla storia connotati ulteriori di classicità. Come scrive Angelo Nencetti nella sua introduzione al volume (“Renzo Calegari… un pioniere della frontiera di carta”):
Guardare le illustrazioni western realizzate da Calegari è come osservare una somma sapientemente rivisitata delle opere western dei maggiori pittori ed illustratori americani”. E d’altro canto su Sergio Tisselli: “Le decine di illustrazioni eseguite per questo capolavoro grafico avevano la comune connotazione delle straordinarie luci dei colori ad acquerello, che l’artista bolognese utilizza in maniera superlativa… una creatività senza eguali che fa di Tisselli un mago nel ricreare atmosfere trasognate di epoche passate.
Poggiando su tali premesse artistiche Guerre di frontiera si offre alla lettura come un fumetto palesemente raffinato, leggibile con la passione con cui si leggono le buone storie western e l’interesse che gli viene dai suoi connotati storici. Il grande formato con cui le edizioni NPE lo mandano in libreria, ne esalta la combinazione di sangue e epos, avventura e eleganza illustrativa. In altre parole: addentrarsi tra le pagine di Guerre di frontiera è come guardare un film sulle guerre indiane girato da una coppia di registi che sanno il fatto loro. Detto nella lingua dei fumetti: due registi di pellicole su carta rispondenti ai nomi di Renzo Calegari e Sergio Tisselli.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Guerre di frontiera
Lascia il tuo commento