Arriva in libreria “Heidi” (Einaudi 2016, pp. 272, 10 euro, traduzione di Luca Lamberti), il volume che contiene “Gli anni di formazione e peregrinazioni di Heidi” e “Heidi può servirsi di ciò che ha imparato”, i due romanzi per ragazzi pubblicati dall’autrice svizzera Johanna Louise Spyri (Hirzel, 12 giugno 1827 - Zurigo, 7 luglio 1901) rispettivamente nel 1880 e 1881, mentre il 24 marzo uscirà al cinema una versione live-action diretta da Alain Gsponer e interpretata da Bruno Ganz, Anuk Steffen, Katharina Schüttler e Peter Lohmeyer, dell’omonimo romanzo tradotto in circa 50 lingue, che ha generato film e cartoni animati, tra cui la celebre serie tv d’animazione giapponese degli anni Settanta diretta da Isao Takahata e disegnata da Hayao Miyazaki.
La storia di Heidi - Negli anni Trenta del XIX secolo, Heidi, una simpatica e vivace bambina di cinque anni, abitava in una baita solitaria poco sotto le nude rocce della vetta più alta tra le montagne svizzere vicino a Mayenfeld, “un antico e vivace villaggio” sito ai piedi di una fila di monti dalle cime frastagliate che guardano minacciose giù verso la valle dell’Alto Reno. In questo paesaggio montano dai verdi pendii la piccola viveva con l’introverso ma affettuoso nonno e la sua principale occupazione consisteva nel portare al pascolo le capre insieme al cane Nebbia, un docile San Bernardo e all’amico Peter. La schietta bambina era felice nel suo microcosmo del quale conosceva il nome dei fiori, delle erbe e degli animali e sapeva anche mungere e preparare il formaggio. Gli occhi stupiti e innocenti di Heidi osservavano la natura circostante fino a quando la bambina a otto anni era stata costretta a trasferirsi in città per imparare a leggere e a scrivere e diventare la dama di compagnia della dolce dodicenne Klara orfana di madre, costretta a stare sulla sedia a rotelle a causa della poliomielite. La severa signorina Rottenmeier, governante della benestante famiglia Seseman, sovrintendeva all’educazione di Klara e non perdeva occasione di rimproverare Heidi per il suo comportamento, ritenuto a suo giudizio troppo disinvolto. Heidi aveva patito il repentino contrasto tra i due mondi e rimpiangeva la sua spensierata esistenza trascorsa in un ambiente bellissimo. La fresca e tenera innocenza di Heidi continua a incantare generazioni intere di lettori grandi e piccoli attratti dalla figura di una ragazzina “con un cuore così”.
“Aveva più o meno cinque anni, ma non era facile capire come fosse fatta, perché indossava due o tre vestiti l’uno sull’altro, e sopra questi uno scialle di lana rosso e spesso”
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La piccola Heidi ritorna in libreria e al cinema
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