Zaha Hadid è stata una donna straordinaria, un grande architetto, nata a Bagdad, Iraq, nel 1950. Sospesa tra l’oriente e Londra, proiettata sul mondo, ha interpretato ambienti, paesaggi, forme, colori e tradotto tutto in un linguaggio architettonico innovativo, unico e potente, sospeso tra le culture ed interprete delle funzioni vitali e sociali di ogni parte dell’universo. È morta il 31 marzo, a 65 anni a Miami, nel pieno della sua attività che la portava continuamente da un punto all’altro del globo.
Chi era Zaha Hadid
Zaha Hadid è stata la prima donna a ricevere il Premio Pritzker per l’architettura, aveva già ricevuto il premio Stirling, la medaglia d’oro del Royal Institute of British Architects (RIBA) e nel 2010 era stata inserita dal Time tra le 100 personalità più influenti al mondo. Sono centinaia i professionisti impiegati nello studio Zaha Hadid Architects, uno dei più importanti studi di architettura del mondo. In Italia è suo il progetto del Maxxi a Roma, una delle tre torri di City Life a Milano e avrebbe dovuto inaugurare il 22 aprile la stazione marittima di Salerno, che, situata sul molo Manfredi del porto commerciale, sarà collegata con piazza della Libertà e il lungomare. Per Reggio Calabria ha progettato il "Regium Waterfront", dopo aver vinto un concorso internazionale di progettazione. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio destinato a Museo del Mare e un altro destinato a centro multifunzionale, comprendenti diversi spazi espositivi, una sezione destinata a Gianni Versace, un acquario e una biblioteca. Il progetto, secondo quanto previsto dalla stessa Zaha Hadid
"sarà una sorta di paesaggio sull’acqua che collegherà i due edifici e dove l’esterno entrerà all’interno con una serie di aperture e cortili affacciati sull’acqua".
Le sue architetture sono morbide, accompagnano il paesaggio, ma le sue forme, spesso molto costose, sono state viste come eccessivamente esuberanti e troppo prone ad accontentare manie di grandezze di paesi con regimi autoritari. Tuttavia resta una figura di indubbio prestigio, innovatrice, anticonformista, morta troppo giovane, come scrive nell’articolo dell’1 aprile "Grandezze e limiti di Zaha Hadid", Philip Kennicott - Washington Post. Tutti i giornali sottolineano che Zaha Hadid è stata la prima donna a ricevere il premio Pritzer; tra i quotidiani, il Corriere riporta una bella testimonianza di Mikka, cantante e showman di origine libanese, che ne racconta anche i tratti più umani.
I libri su Zaha Hadid
Molte sono le pubblicazioni che riguardano questa straordinaria creatrice: per Rizzoli c’è il libro tradotto da Pagnani "L’opera completa", con autrice la stessa Zaha Hadid. Mondo e spazi, quelli raccontati e mediati dalla cultura cosmopolita di Zaha Hadid, sono rappresentati anche nel libro di Margherita Guccione "Zaha Hadid" per l’editore Motta. Tra i cataloghi Electa c’è, del 2009, "Zaha Hadid" e per Skira "MAXXI. Zaha Hadid Architects. Museo delle Arti del XXI Secolo".
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I libri su Zaha Hadid, la prima donna Premio Pritzker per l’architettura
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